NAPOLI - Sono due gli arresti per il ferimento di N.S., la bimba di 4 anni colpita a Napoli da un pallottola vagante durante la sparatoria in piazza Nazionale venerdì scorso nella quale è stato ferito anche il pregiudicato Salvatore Nurcaro, 33 anni, bersaglio del raid. Catturati il sicario che ha sparato e il fratello, suo complice.
La svolta è arrivata grazie al telefono cellulare della vittima predestinata del raid, il 32enne Salvatore Nurcaro, da cui sono emersi importanti elementi e con le ore si è rafforzata l'ipotesi che il movente dell'agguato fosse di natura personale legato a una truffa di cui il sicario sarebbe stato a sua volta vittima.
Si è cercato nei quartieri limitrofi alla zona dell'agguato, in particolare nella zona Est di Napoli dalla quale proviene anche Nurcaro, che è di San Giovanni a Teduccio ed è ritenuto vicino al clan Rinaldi. Nurcaro è ancora in gravi condizioni all'ospedale del Mare intubato.
Intanto sono incoraggianti le notizie dal bollettino medico del Santobono Pausilipon sulle condizioni della piccola Noemi, che "è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica".
"Nella giornata di ieri la bambina è stata sottoposta a broncoscopia sia a destra che a sinistra, così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli. La prognosi permane riservata. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 24 ore. Noemi ha aperto gli occhi, come conseguenza di una sedazione meno profonda.
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