Cade all’interno della caldera del vulcano per un selfie


Un visitatore dell’Hawaii Volcanoes National Park, ignorando tutti i divieti di accesso, per fare un selfie, ha scavalcato una ringhiera metallica, ha perso l’appoggio e dopo qualche istante è precipitato è caduto nella caldera del vulcano Kilauea. Mercoledì 1 maggio, le autorità hanno ricevuto una chiamata di soccorso per cercare un uomo che era caduto nella caldera, il cratere formato da una precedente attività vulcanica in cui un grande volume di magma erutta in un breve periodo di tempo. Circa due ore e mezza dopo la caduta un team di ricerca della contea delle Hawaii ha localizzato l’uomo che era gravemente ferito, aggrappato ad una sporgenza, ha riferito Ben Hayes, portavoce del National Park Service. 

Fortunatamente, invece che precipitare sul fondo della caldera, l’uomo si è fermato su una convessità ad oltre 21 metri dal bordo. I visitatori non dovrebbero mai attraversare le barriere di sicurezza, soprattutto vicino al bordo della caldera. È ancora un’area molto dinamica dopo l’attività dello scorso anno. Attraversare le barriere di sicurezza ed entrare in aree chiuse può provocare gravi ferite e la morte”, ha precisato Hayes. L’uomo, 32 anni, è un soldato dell’esercito statunitense. La sua unità si trovava sull’isola per un allenamento sul campo alla Pohakuloa Training Area. È stato portato in un’area aperta del parco e trasportato in elicottero all’Hilo Medical Center, in codice rosso, dove è stato curato per le ferite riportate e successivamente dichiarato in condizioni stabili. Sul posto sono intervenuti i rangers che stanno ascoltando i testimoni per cercare di ricostruire la dinamica e capire per quale motivo abbia scavalcato la recinzione. 

Ora il visitatore rischia delle accuse o altre conseguenze per aver oltrepassato la barriera, ha concluso Hayes. Il vulcano Kilauea è uno dei 5 vulcani della Grande Isola delle Hawaii ed è uno dei vulcani più attivi del mondo. La vicenda qui raccontata sembra incredibile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". Nel senso che mai e poi mai vorremmo credere che qualcuno sia morto per scattarsi il selfie "perfetto". Eppure è accaduto. Perché se in fondo può essere una bella sensazione guardare il proprio selfie e accorgersi di aver dato vita a un’opera fantastica, può essere altrettanto sciocco perdere la vita per scattare un selfie che non vedremo mai. Un selfie non dovrebbe mai costare la vita a nessuno.L’ultimo decesso a causa di una caduta nel parco si è verificato il 29 ottobre del 2017.