(credits: Inter) |
di LUIGI LAGUARAGNELLA - Alla fine si aggrappa alla Champions. L’Inter sale sul treno insieme a Juve, Napoli e alla incredibile Atalanta. Nell’ultima giornata di campionato a San Siro contro l’Empoli si è vissuto il big match. I toscani avevano l’obbligo di vincere, come i nerazzurri. La partita si è conclusa 2-1 per i padroni di casa accolti da circa 70000 spettatori.
Nell’arco dei novanta minuti è accaduto di tutto, come da copione per la pazza Inter. La pressione dei nerazzurri fa pregustare il vantaggio, ma nonostante i tiri di Perisic, Brozovic, Icardi, De Vrij tutti intercettati dall’eccellente Dragovsky, il primo tempo finisce in parità .
L’1-0 arriva nel secondo tempo quando il neo entrato Keita trova lo spiraglio giusto per far esplodere il Meazza. L’Inter è sulle ali dell’entusiasmo, ma l’Empoli alza il ritmo e attacca per tentare di allontanarsi dalla retrocessione. Caputo e Farias creano guai alla retroguardia nerazzurra. I primi segni di “pazzia” arrivano dal rigore fallito di Icardi dopo che lo stesso attaccante se l’era procurato. L’Inter barcolla e resta in gara grazie al letteralmente mostruoso Handanovic che sradica palloni e ipnotizza gli avversari, ma non può far niente sul pareggio di Traore che insacca a porta vuota.
I nerazzurri reagiscono subito dopo: è Nainggolan a regalare il gol della vittoria mettendo in rete a porta vuota dopo il palo di Vecino. Intanto l’Empoli non si arrende: un cross in area è deviato miracolosamente sulla propria traversa da D’Ambrosio. Nel finale poi Brozovic realizza il terzo gol a porta vuota dalla lunga distanza, ma l’arbitro annulla: Dragovsky è stato trattenuto da Keita mentre rientrava in porta da un calcio d’angolo. Termina con la vittoria interista al cardiopalma, l’Empoli torna (immeritatamente) in serie B.
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