ROMA - Arriva la condanna per il viceministro alle Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi. Dovrà scontare 3 anni e 5 mesi in primo grado nell'ambito del processo noto come 'Spese pazze' in Regione Liguria. Il leghista si è dimesso dall'incarico. La sentenza della seconda sezione penale del tribunale di Genova, presieduta dal giudice Giuseppe Dagnino, ha inflitto una pena più grave di un mese rispetto alla richiesta del pm Francesco Pinto, che era stata di 3 anni e 4 mesi.
Il politico, che non era in aula, rispondeva di peculato e falso. Per Rixi è stata disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
"Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull'assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l'amore che provo per l'Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni" ha dichiarato Rixi. Salvini ha accettato le dimissioni per tutelare il governo.
"Ringrazio Rixi per l'incredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l'attività del governo da attacchi e polemiche senza senso", risponde Salvini. "Oggi stesso lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute", aggiunge. "Io rispetto le sentenze e conto su una assoluzione a fine processo, ma trovo incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova", prosegue Salvini.
Rixi era imputato assieme a 22 tra consiglieri ed ex consiglieri regionali della Liguria.
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