Pensionato ucciso a Manduria: "Stano era braccato dai suoi aguzzini"
TARANTO - "Stano è stato fatto oggetto di un trattamento inumano e degradante, braccato dai suoi aguzzini, terrorizzato, dileggiato, insultato anche con sputi, spinto in uno stato di confusione e disorientamento, costretto ad invocare aiuto per la paura e l'esasperazione di fronte ai continui attacchi subiti e, di più, ripreso con dei filmati (poi diffusi in rete nelle chat telefoniche) in tali umilianti condizioni". E' quanto scrive il gip confermando il carcere per i due maggiorenni coinvolti nelle indagini sulla morte del 66enne vittima di bullismo.
I bulli durante le spedizioni punitive nei confronti del pensionato, che soffriva di disagio psichico, filmavano le vessazioni e gli atti di violenza e poi li postavano nella chat di Whatsapp denominata "La comitiva degli orfanelli". I minori, per i quali è stato disposto il carcere, secondo il gip Morelli potrebbero inquinare le prove o ripetere gesti violenti.
Intanto ieri il gip del Tribunale per i minorenni di Taranto non ha convalidato il fermo per la mancanza del pericolo di fuga ma ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i sei minori (due 16enni e quattro 17enni) accusati di tortura, sequestro di persona, danneggiamento e violazione di domicilio, nell'inchiesta sulla morte del 66enne Antonio Stano.
Coinvolti nell'inchiesta altri sei minori, già iscritti nel registro degli indagati, ed altri sono in via di identificazione.