di ANTONIO NOTARNICOLA - Triste e insolita sorpresa per alcuni pescatori di rientro e avventori che solitamente, di buon ora, si recano sul litorale per correre lungo la spiaggia o semplicemente per passeggiare. La vista di uno squalo spiaggiato (esemplare Verdesca), in prossimità del lido Ricaldo, lungo all’incirca due metri, ha attratto immediatamente l’attenzione degli astanti.
In un battibaleno si è formato un capannello di gente intenta a curiosare. Qualcuno più attento, però, ha notato nella parte sottostante dell’animale marino dimenarsi qualcosa. Un pescatore ha subito collegato la cosa ad un evidente stato interessante dello squalo che, spiaggiandosi, non è riuscito a portare a termine.
Nel tentativo di salvare i pesci ancora in grembo allo squalo già deceduto un pescatore ha cercato di tirare fuori dalla pancia gli squaletti ancora vivi per rimetterli nel loro habitat naturale. Tranne però quelli di taglia più grossa, ancora in vita tanto da dimenarsi freneticamente, il resto dei cuccioli era già morto o agonizzante.
Man mano che venivano portati fuori dal grembo materno anche quelli più grossi, purtroppo, facevano la stessa fine. Si vuol qui ricordare che lo squalo verdesca ha una riproduzione vivipara placentata con una gestazione che può durare 9-12 mesi. Al momento del parto i piccoli possono andare da un numero di 4 fino a 135 (anche se in media sono 50-60) con una lunghezza di 35-50 cm.
La causa del triste epilogo per il povero squalo e ovviamente per i cuccioli che portava con sé è da attribuire ad un attacco da parte di un pesce spada.
Del ritrovamento sono state allertate le autorità sanitarie e la Capitaneria di Porto.
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