Valerio Mastandrea e i Passeggeri Notturni per l’ultimo atto del Bif&st 2019


di FREDERIC PASCALI - Giunti all’ultimo giorno di questa decima edizione del Bari International Film Festival resta ancora qualcosa da dire sul lavoro firmato da Sergio Rubini andato in scena ieri sera. Il suo “Il Grande Spirito”, di cui è regista e interprete principale, è un dramedy tout court che dipana il proprio racconto sullo sfondo di una Taranto quasi distopica con i fumi dell’Ilva indefessi coprotagonisti dell’intera pellicola. Senza svelare nulla, la struttura su cui è adagiata la sceneggiatura, di Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e dello stesso Rubini, ricorda molto da vicino quella di un cult quale fu l’indimenticato “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Milos Forman. 

I personaggi di Rubini e Papaleo, “Barboncino” e “Cervo Nero”, nelle loro dinamiche relazionali, e nel percorso cui la storia li costringe, rievocano molto da vicino le gesta di “McMurphy” e il “Grande Capo”, rispettivamente Jack Nicholson e Will Sampson. Detto questo, “Il Grande Spirito” è un film che ha un suo registro molto ben preciso con gli archetipi di Voegler quasi tutti rappresentati, un’ottima prova dell’intero cast, a cominciare dai due protagonisti per finire con la brava Ivana Lotito, una fotografia, di Michele d’Attanasio, che rende il “messaggio”, e il sostegno corale delle belle musiche di Ludovico Einaudi.

I dubbi, semmai, sorgono sulla messinscena di uno spaccato sociale già osservato tante altre volte, seppur con vicende personali differenti, che soffre un po’ di ridondanza nell’uso del dialetto e degli stereotipi criminali classici della delinquenza locale. In attesa del giudizio del pubblico, tornando al Bif&st, va detto che al mattino c’è stata la Master Class di Valerio Mastandrea, atteso poi nel serale del teatro Petruzzelli per la consegna del “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence” e che nel pomeriggio, nello stesso politeama, vi sarà la possibilità di seguire il restaurato “Polvere di stelle” di Alberto Sordi, interpretato da Monica Vitti e lo stesso Sordi.

L’ultimo atto della manifestazione vedrà la proiezione di “Passeggeri Notturni”, il film di Riccardo Grandi ispirato da un romanzo di Gianrico Carofiglio, la consegna dei premi relativi al “Panorama Internazionale” e a Mario Martone e Ippolita Di Majo, nella sezione lungometraggi, miglior soggetto per “Capri Revolution” dello stesso Martone.