di LUIGI LAGUARAGNELLA - All’Hotel 7 mari si è svolto l’incontro con due candidati al consiglio comunale: Francesco Fragola e Erminia Anemone, che sostengono Pasquale Di Rella alla candidatura di sindaco di Bari. A partecipare alla tavola rotonda dal titolo “La democrazia è qui” erano presenti anche i candidati ai cinque municipi del capoluogo pugliese, oltre alla presenza di Denis Nesci, candidato alle europee con Fratelli d’Italia.
A promuovere questo momento di dibattito e riflessione, aperto alla cittadinanza, sono stati proprio i due candidati al consiglio comunale che hanno esposto e confermato il loro programma. Il giovane candidato, della Lista di Di Rella, ha ribadito i motivi del suo impegno politico: “Conosco le situazione e i disagi di molte persone avendo ogni giorno un contatto diretto con i cittadini che chiedono assistenza fiscale”. Fragola poi continua: “Viviamo in una città che ha il 25% di disoccupati di cui il 50% appartiene alla fascia giovanile 18-30 anni”. Il candidato proseguo il suo discorso parlando del lavoro e dei giovani chiedendo: “Cosa stiamo lasciando ai ragazzi?”.
Poco alla volta il candidato è entrato nei dettagli del programma sostenuto dal centro-destra basato sulle “periferie a lungo dimenticate”, come afferma “dall’amministrazione comunale”. Continua: “Solo negli ultimi mesi stiamo assistendo, in città, alla realizzazione degli impegni. Eppure esistono ancora emergenze come quella dei cinghiali al quartier San Paolo e quella di Lama Balice: problematiche che rimbalzano tra le competenze del Comune e della Regione”. Altro aspetto sottolineato da Fragola è la sicurezza con la necessità di installare più telecamere e offrendone maggiori risorse; per quanto riguarda l’ambiente l’obiettivo è di ridurre le tasse, modularle in base al salario medio e ricorda che i baresi pagano la tassa della Tari tra le più alte in Italia.
Il candidato, inoltre, intende avviare un piano di cultura per tutelare i ragazzi, troppo messi in secondo piano e troppo facilmente introdotti alla criminalità. L’altro punto esposto riguarda il Welfare con l’intento di dare maggior chiarezza sul contributo alloggiativo, garantire il minimo vitale. A tal proposito dice: “Serve rimettere ordine perché un contributo non può essere richiesto a gennaio e ottenuto solo a settembre…”. Francesco Fragola, concludendo, ha promesso di rinunciare al 50% dei suoi compensi in caso di elezione: “Il politico, per me, non è un ufficio collocamento”. Proverà a stare al fianco della gente, quei cittadini, come ha detto Erminia Anemone: “Sono gli invisibili che ormai sono visibili a tutti. Anche io, per la mia esperienza, conosco tante situazioni di precarietà e per questo vorrei continuare a portare avanti i diritti per la gente comune”.