LECCE - L'Ordine dei medici di Lecce 'certifica' l'eccellenza della Cardiochirurgia del "Vito Fazzi". Tecniche mininvasive sulle valvole cardiache e migrazione al nord quasi nulla.
L'Omceo di Lecce in visita alle strutture sanitarie della Asl per testimoniare in prima persona le professionalità, le eccellenze, ma anche le criticità e le difficoltà che i medici in prima linea incontrano ogni giorno. La prima tappa di questa campagna informativa e documentale, iniziata un anno fa, ha riguardato nei giorni scorsi la Cardiochirurgia del Vito Fazzi, diretta dal 18 gennaio del 2016 dal dr. Giovanni Casali, proveniente dal San Camillo di Roma.
"Grazie al dr. Casali e alla sua equipe, oggi il Centro cardiochirurgico del "Vito Fazzi" - rileva il presidente di Omceo Donato De Giorgi - rappresenta motivo di orgoglio e riferimento per tutta la comunità medica e per l’intero territorio salentino e non solo".
Negli ultimi anni si è registrato un aumento di attività del 73% passando da 289 a 500 interventi di cardiochirurgia maggiore e la riduzione della mortalità globale pari a 1,8% (pur in presenza del 47% di interventi eseguiti in emergenza-urgenza), che si riduce allo 0,7% negli interventi non urgenti.
"Colpisce, inoltre, l’adozione delle tecniche chirurgiche più avanzate - fa notare De Giorgi - come ad esempio l’approccio mininvasivo che è utilizzato nell’84% delle procedure sulle valvole cardiache".
L’incontro dei vertici di Omceo Lecce con il team diretto dal dottor Casali ha messo in evidenza, una notevole disponibilità tecnologica, "che sarà maggiormente razionalizzata - è convinto il dottor De Giorgi - con il prossimo trasferimento nel Dipartimento di Emergenza".
Oggi le patologie cardiache - è emerso dalla "ricognizione" - vengono affrontate nel Salento in un sistema virtuoso di rete che coinvolge con grande professionalità tutte le strutture ospedaliere (Tricase, Casarano, Gallipoli, Scorrano, Copertino, Galatina, V. Fazzi, “Città di Lecce”) e territoriali, con evidenti ricadute positive per tutti i pazienti.