di LUIGI LAGUARAGNELLA - A Bitonto alla Basilica dei Santi Medici sarà un sabato di pienezza con le parrocchie dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto che si riuniranno insieme al vescovo Mons. Francesco Cacucci per l’Assemblea diocesana a cui si aggiunge un momento di veglia di preghiera e altre attività. Adulti e giovani, consacrati, sacerdoti e suore si danno appuntamento al 15 giugno per “fare il pieno di vita”, dopo il primo incontro assembleare che si è tenuto a settembre nella città dei Santi Medici. Si tratta di un altro momento importante per la chiesa locale dopo gli “Annunci di vita piena”, la proposta della Pastorale giovanile che ha portato i giovani e gli adulti a vivere esperienze di annuncio nelle piazze della città. Don Michele Birardi, direttore della Pastorale Giovanile diocesana presenta l’appuntamento del prossimo weekend: “Vivremo un momento assembleare con giovanissimi, giovani e adulti per verificarci, per celebrare e festeggiare l’esperienza degli “annunci” da poco vissuta e poterci rilanciare in previsione del nuovo anno pastorale, al termine di un anno in cui la chiesa locale ha seguito la traccia pastorale dell’arcivescovo La Chiesa tra sogno e realtà”.
La giornata di Bitonto inizierà con un momento di preghiera che precederà l’intervento dell’arcivescovo Mons. Cacucci rivolto ai giovani e agli adulti che durante il pomeriggio di raduneranno in piccoli gruppi intevicariali per la condivisione e il dialogo. “Seguiremo lo stile sinodale di dialogo e di confronto già avviato durante l’anno con le visite pastorali del vescovo, i pellegrinaggi all’Odegitria e con l’iniziativa degli “Annunci di vita piena”. Ci saranno spazi aperti di confronto anche per i ragazzi e don Michele continua: “All’esterno del Santuario ci sarà spazio anche agli adolescenti con un momento di gioco educativo sul tema della “vita piena”.
In serata, poi, è prevista la veglia e al termine lo spettacolo teatrale di Giovanni Scifoni, attore di teatro e di cinema, molto attivo sui social con alcuni video che descrivono i Santi in maniera molto creativa. Scifoni ha portato in giro sui palchi italiani uno spettacolo sul tema della santità e concluderà questo tour proprio a Bitonto. Descrivendo la giornata di sabato don Michele prosegue: “Vogliamo celebrare Gesù che è la nostra vita e vogliamo celebrare ognuno di noi che ha bisogno di riempire la sua vita di cose interessanti, significative. La preghiera della veglia sarà un momento in confermeremo la bellezza di essere seguaci di un messaggio bello: quello di Cristo”.
Risuona spesso nelle parole del parroco della chiesa di San Luca la “vita piena” ricordando proprio l’esperienza degli annunci che i giovani hanno vissuto nelle piazze e nelle strade. Non sono poche le sensazioni positive di don Michele che ha potuto percepire tra una zona e l’altra della città: “C’è movimento nelle nostre parrocchie, un bel movimento che segue in dinamismo del Vangelo. Esso è sempre da incarnare e attuare, non può essere qualcosa di assodato. Ho riscontrato una gran voglia da parte dei giovani e della gente di mettersi insieme, di lavorare nonostante la fatica dell’organizzazione. Le cose belle, oltre ad essere faticose, sono sempre belle e piene di sorprese”. Continua: “Ho percepito tanti volti illuminati e illuminanti rispetto ad alcune proposte di annuncio davvero fantasiose e creative. Ho visto lavorare insieme le persone per un ideale comune avvertendo così la sensazione di essere figli di una stessa chiesa. Si è avvertita una forza positiva che ci obbliga a riconsiderare i nostri modi e metodologie”.
Nell’anno del Sinodo sui è inevitabile chiedere al direttore della Pastorale Giovanile di Bari-Bitonto, sempre attento al mondo giovanile, cosa pensa del rapporto Chiesa-Giovani: “C’è un rapporto dialettico e franco. I giovani sono disincantati. Hanno un approccio alla fede muovendo il cuore e l’intelligenza. Nel giovane è conservata l’autenticità.” Prosegue con alcuni concetti semplici, ma profondi che aiutano a comprendere le prospettiva: “I giovani sono i “più contemporanei” di tutti al mondo. Per sapere come va il mondo bisogna stare con i giovani. Per questo la Chiesa deve mettersi al passo dei giovani. Chiesa e giovani rappresentano un connubio straordinario: stando con i giovani la Chiesa ringiovanisce. Ringiovanire significa portare freschezza, la bellezza, il senso nuovo del Vangelo e dell’uomo di oggi. Tutto questo aiuta a sentire la bellezza del Gesù; proprio la sua giovinezza aiuta a percepire lo Spirito che entra in tutti i pori della nostra vita, ci fa emozionare, pensare al futuro, metterci in ricerca della felicità. Sono questi i sentieri in cui la Chiesa deve spendersi”.