ASCOLI PICENO - Le Fiamme Gialle hanno arrestato, su mandato del gip del tribunale di Ascoli Piceno, un dipendente della Regione Marche e un'imprenditrice. Per i due arrestati si ipotizzano i reati di corruzione e rivelazione di atti di ufficio. L'inchiesta, condotta dalla procura del capoluogo piceno, riguarda la gestione delle macerie del terremoto nelle province di Ascoli Piceno e Fermo.
Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti avrebbero portato alla luce un rapporto di "asservimento" del dipendente della Regione agli interessi di un'azienda, la Dimensione Scavi di San Benedetto del Tronto, che dal 2017 lavora alle macerie provenienti dal sito di stoccaggio di Monteprandone, dopo essere state prelevate dalle zone rosse da Piceno Ambiente grazie a una convenzione con la Regione Marche.
A finire agli arresti sono stati un dipendente della Regione Marche ed un'amministratrice dell'azienda sambenedettese: tra i due ci sarebbero stati passaggi di informazioni ma non di soldi. Nei prossimi giorni verranno ascoltati per la convalida dell'arresto.
L'inchiesta è condotta dal capo della procura di Ascoli Piceno ed è partita seguendo una serie di accertamenti per un procedimento di riciclaggio.
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