BARLETTA - A Barletta si discute sul gravissimo episodio occorso ad una vigilessa ed ai suoi colleghi in servizio nel mercato settimanale del sabato. Aggrediti e malmenati da un soggetto di origini senegalesi, pare addirittura pregiudicato, i vigili hanno immediatamente ricevuto la solidarietà e la vicinanza delle Associazioni di Categoria maggiormente significative che hanno condannato con fermezza il gravissimo episodio.
Il Presidente UniBat, Savino Montaruli, ha dichiarato: “purtroppo è l’ennesimo, gravissimo episodio di violenza che registriamo nei mercati e la matrice spesso è riconducibile alla medesima origine. Intolleranza, non accettazione delle regole, vendita di prodotti contraffatti, assenza di autorizzazioni e concessioni per l’occupazione del suolo pubblico, evasione dei tributi ed anche arroganza oltre che senso di impunità inducono taluni soggetti, impropriamente definiti ambulanti in quanto un “Ambulante” non si metterebbe mai a vendere la merce poggiata sul pavimento, sull’asfalto, in quelle condizioni, a commettere reati gravissimi come quello consumatosi nel corso del mercato di sabato a Barletta. Urgono soluzioni che da tempo stiamo chiedendo alla politica sorda ed alle istituzioni deboli. Stiamo vivendo uno stato di fortissima tensione sociale e se si continuerà a far finta che esso non sia tale allora le conseguenze potrebbero essere drammatiche, prima o poi”.
Ad intervenire su quanto accaduto è anche il Presidente CasAmbulanti Italia, il signor Donato Gala il quale ha espresso così il suo pensiero: “da sempre siamo convinti che i mercati siano il luogo di aggregazione per eccellenza ma non tolleriamo violenze e prevaricazioni. Ogni giorno viviamo sulla nostra pelle l’enorme danno rappresentato dall’abusivismo commerciale e dalla contraffazione. Siamo vicini ai vigili aggrediti a Barletta perché conosciamo quanto difficile e delicato sia il loro compito. Vogliamo continuare a credere che si tratti di episodi circoscritti ma non nascondiamo la nostra forte preoccupazione che il limite sia stato superato, da tempo. Noi non abbiamo mai smesso di denunciare”.