Il Bari Pride rifiuta il patrocinio della Regione Puglia


BARI - "Noi non siamo interessati alle briciole. Noi vogliamo tutto. Per questo, rifiutiamo il patrocinio morale che la Regione Puglia ha concesso al Bari Pride del prossimo 29 giugno. Nessun logo istituzionale della Regione comparirà, dunque, sulle nostre bandiere o sui nostri manifesti. Nessun sostegno simbolico alle nostre rivendicazioni è possibile se manca la volontà politica di realizzarle". Così in una nota il coordinamento Bari Pride. 

"La decisione assunta in assemblea dal Coordinamento Bari Pride è radicale: dopo l’affossamento del disegno di legge regionale contro le discriminazioni omo-bi-transfobiche, di cui si è resa impossibile persino la calendarizzazione, vogliamo sottrarci alla doppiezza di chi strizza l’occhio alle nostre battaglie sociali, ma le sacrifica per gli equilibri della maggioranza.

Rifiutiamo - spiega la nota - le logiche dell’opportunismo politico e della convenienza elettorale: in questo controverso tempo storico - un tempo in cui la presidente della Commissione per le Pari opportunità della nostra Regione sceglie il Family Day di Verona per aggiornarsi sui diritti delle donne - ogni minaccia di ambiguità va respinta. 

Per queste ragioni, al presidente della Regione Michele Emiliano, alla Giunta che egli presiede, alla sua maggioranza politica in Consiglio, ai partiti e le forze sociali che lo sostengono, noi chiediamo che il ddl venga messo in discussione in tempi certi. Non è più il tempo dei rinvii: a nulla serve nascondersi dietro l’alibi dell’ostruzionismo dell’opposizione o dietro i fantasmi del meccanismo di voto segreto.

Vogliamo che questo Consiglio regionale si assuma, prima della scadenza del suo mandato, la responsabilità politica dell’approvazione o della bocciatura della legge, affinché siano chiari, finalmente, nomi e numeri di chi cavalca strumentalmente le lotte della nostra comunità.

Se i diritti delle persone lgbtqi non sono solo una bandiera da agitare in cerca di consenso elettorale, questo è il momento di dimostrarlo. Chiediamo risposte immediate e precise. Rifiuteremo ogni divagazione. Perché non vogliamo le briciole. Noi vogliamo tutto", conclude la nota del coordinamento Bari Pride. 

EMILIANO: "DDL CONTRO OMOFOBIA TRA PUNTI PRINCIPALI NOSTRO PROGRAMMA" - In merito alla vicenda il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Il disegno di legge contro l’omofobia e la transfobia è uno dei principali punti del nostro programma. L’obiettivo è prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze determinate da orientamento sessuale, identità di genere e condizioni intersessuali. Un disegno di legge scritto dal basso con le associazioni che ho fortemente voluto, tant’è che porta la mia firma, approvato dalla Giunta regionale il 14 novembre 2017. Sapevo fin dall’inizio che non sarebbe stato semplice far approvare questa legge dal Consiglio. Lo sapevo perché le stesse identiche difficoltà le ho trovate in passato da Sindaco di Bari quando abbiamo istituito il registro delle unioni civili e quando abbiamo creato l’ufficio LGBTQI, secondo in Italia dopo Torino. Ma questa consapevolezza non mi ha mai scoraggiato dall’intraprendere questo percorso. 

Al Comune riuscimmo a realizzare questi obiettivi senza passare dall’Aula, perché anche allora le forze politiche di maggioranza si spaccarono, e trovammo la strada amministrativa per firmare come Sindaco e come Giunta gli atti necessari. Questa volta il passaggio dall’assemblea legislativa è inevitabile, non basta l’indirizzo politico della Giunta. Chi ha interesse solo al proprio piccolo tornaconto (a proposito di opportunismo politico) specula facendo passare il messaggio che l’approvazione della legge dipende solo dal presidente, ma non è cosi. La verità è che ci sono sensibilità diverse su questo tema e che il percorso culturale che la legge propone comincia proprio dal trovare una maggioranza in Consiglio intorno a questa proposta. Non perdo occasione (l’ultima in ordine di tempo pochi giorni fa nel corso dell’evento Mano a mano) per richiamare l’attenzione pubblica sull’importanza di questa legge. E non si contano le volte che ho dialogato con i consiglieri regionali, anche alla presenza del mondo cattolico e delle associazioni delle famiglie, per spiegare e difendere le nostre ragioni. Continuerò a fare questo lavoro di dialogo e di inclusione finché non otterremo il risultato, come ho sempre fatto ogni volta che ho preso un impegno con la comunità. 

Ultima precisazione: il patrocinio della Regione Puglia è stato richiesto per iscritto dagli organizzatori del Bari Pride il 31 maggio. Ed è stato dato come risposta a una loro richiesta. Mi permetto di dire agli organizzatori che ogni grande risultato si raggiunge unendo le forze e non dividendosi. E che comunque la pensiate sono al fianco della comunità LGBT, come la mia storia testimonia, con le parole e con i fatti. Ci sono stato, ci sono e ci sarò sempre, nei momenti di festa e di orgoglio, così come nei momenti del dolore e delle difficoltà. E ci sono con tutte le mie forze in questo cammino per approvare la legge regionale”.
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