BARI - Sono passati quasi 41 anni dall'abolizione dei manicomi, era infatti il 13 maggio 1978 quando la legge 180 “Basaglia” entrò in vigore, demandando ai servizi territoriali, ai reparti psichiatrici ospedalieri e alle famiglie l'onere e il compito di gestire i pazienti psichiatrici. Secondo gli ultimi dati disponibili (Ministero della Salute 2016) sono circa 800mila le persone in cura nei dipartimenti di salute mentale.
Per riuscire a gestire questi numeri è importante che i dipartimenti psichiatrici, caso emblematico la gestione acuta e cronica del paziente schizofrenico, lavorino coordinati all’interno di una rete che dia risposte efficaci dalla gestione della crisi alla riabilitazione del paziente stesso aiutando il gravoso compito delle famiglie e supportando anche economicamente i vari attori del sistema. Secondo gli ultimi dati rilasciati dal Ministero della Salute (Rapporto Salute Mentale 2016) nella sola Puglia in quell'anno sono stati trattati 58271 pazienti per disturbi mentali e ad occuparsi di loro meno di duemila tra medici, infermieri, psichiatri etc.. Nonostante la scarsità di personale la Puglia riesce a mantenere un buon livello di servizio.
Infatti le percentuali di pazienti che ricevono una visita psichiatrica entro 14 o 30 giorni dal ricovero psichiatrico sono allineate alla media nazionale: 41,1% entro 14gg, 47,3% entro i 30gg contro la media nazionale del 40,1% e del 48,3%. Un dato che sottolinea frutto lo sforzo immane compiuto dagli uomini e le donne del SSR. Uno stato di diritto però non può affidare il futuro dei suoi cittadini più fragili allo spirito di sacrificio di chi lavora nel sistema sanitario ma deve avere un piano d'azione chiaro. Per far luce su questa problematica Motore Sanità , con il patrocinio di AReSS e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e con il contributo incondizionato di Angelini, ha organizzato l'evento “LA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL PAZIENTE PSICHIATRICO NEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE, LA REALTA' DELLA PUGLIA” che il 17 giugno a Bari presso l'Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci riunirà esponenti del mondo sanitario e di quello politico per fare il punto sulla situazione toscana e per delineare con chiarezza il futuro che si prospetta per questa branca della medicina. Il convegno vuole evidenziare i punti di forza e criticità dei servizi psichiatrici del territorio con particolare attenzione alla schizofrenia, malattia simbolo sociale della clinica psichiatrica.