BARI - Bari è stata scelta come sede del 48° convegno nazionale “Lavoro e dignità della persona”, organizzato dal centro nazionale studi di diritto del lavoro Domenico Napoletano, con il patrocinio della Regione Puglia, per fare il punto sulle più importanti problematiche e sulle novità normative e giurisprudenziali del diritto del lavoro e della sicurezza sociale.
Il convegno si terrà nei giorni 7 e 8 giugno 2019 nel Teatro Margherita. Le relazioni verteranno sui grandi temi lavoristici: la difficile tutela del lavoro precario e del lavoro all’interno del sistema di appalti e sub-appalti di manodopera, il nuovo assetto della disciplina dei licenziamenti; i diritti e i doveri dei lavoratori alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e alle dipendenze di società a controllo pubblico; l’evoluzione del sistema di sicurezza sociale, le politiche attive per l’occupazione e la riorganizzazione dei centri per l’impiego, il reddito di cittadinanza, la nuova disciplina delle pensioni.
Parteciperanno autorevoli giuslavoristi, italiani ed europei, economisti del lavoro, giudici della Corte costituzionale (Giovanni Amoroso, Silvana Sciarra, Giulio Prosperetti), magistrati della Corte di Cassazione (a cominciare dal Primo Presidente Giovanni Mammone e dal Procuratore generale Riccardo Fuzio) e delle Corti di merito di tutta la penisola, autorevoli avvocati, dirigenti ministeriali, dell’INPS e dell’INAIL, specialisti di tutte le professioni che si occupano di problemi del lavoro, esponenti delle parti sociali. L’evento sarà di grandissimo rilievo, anche mediatico, e, come ogni anno, vedrà la presenza di non meno di quattrocento partecipanti. Si procederà alla pubblicazione degli Atti per i tipi della casa editrice pugliese Cacucci.
“La Regione Puglia - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione - è molto interessata a sostenere il cosiddetto turismo congressuale. In particolare è interessata all'argomento di questo convegno del Centro studi Domenico Napoletano perché il lavoro e una dimensione dell'esistenza, non solo una questione tecnico-giuridica di grande rilevanza. La Puglia è una delle regioni più avanzate che, da un lato, ha varato un sistema molto moderno imitato anche dal Governo nazionale di reddito di dignità e, soprattutto, ha una serie di regole che hanno consentito di salvaguardare i livelli occupazionali attraverso l'azione della task force. Queste due linee di intervento si sposano perfettamente con il sostegno a questo convegno così importante”.
“Mettiamo a confronto tutte le categorie che studiano il diritto del lavoro, gli universitari, i giudici, gli avvocati, i consulenti del lavoro - ha spiegato Pietro Curzio, presidente della sezione di Bari del CSDN - Avremo poi anche le parti sociali con noi, perchè il lavoro è il nervo scoperto della nostra società, le sue regole sono fondamentali. Al momento queste regole sono molto problematiche, confuse e disordinate. In sede di interpretazione cercheremo, unendo le nostre culture e le nostre professionalità, di trovare le linee guida più convincenti, sulla base dei principi costituzionali, per dare certezze non solo ai lavoratori ma anche ad imprese e amministrazione e avere un quadro di principi di diritti e di doveri il più definito possibile”.
A sottolineare l’importanza dell’evento anche Madia D’Onghia, Università di Foggia: “è un'occasione di confronto straordinario su temi che sono nell'agenda politica, come la tutela del lavoro, ma soprattutto di un lavoro dignitoso con un focus particolare sulle tutele sociali e su quello che sarà il nostro futuro pensionistico. E sulla tutela delle persone più fragili, dei più deboli, quindi un momento importante per capire in che direzione stiamo andando”.
Il “Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro “Domenico Napoletano” svolge da quasi cinquant’anni, senza fini di lucro, un’importante attività di ricerca ed approfondimento in materia di Diritto del lavoro e della sicurezza sociale, realizzata in collaborazione tra esponenti dell’Accademia, della Magistratura, delle Professioni (Avvocati, Consulenti del lavoro, Commercialisti, Medici del lavoro, Giornalisti specializzati) e delle Forze sociali (esponenti delle associazioni sindacali dei lavoratori e datoriali).