AGRIGENTO - Sono sette le persone fermate dai carabinieri nell'Agrigentino con l'accusa di associazione mafiosa. A finire in carcere boss e gregari delle 'famiglie' di Licata e Campobello di Licata.
Tra i fermati, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, c'è anche un consigliere comunale di Licata. Le indagini, oltre a disarticolare i vertici e i 'quadri' dei due clan, hanno scoperto un'estorsione a una impresa che svolgeva lavori edili in Germania e hanno accertato l'interesse dei mafiosi nel settore del slot-machine. All'affare partecipava una società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.
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