MILANO - Maria Cristina Pizzuto presenta “Boccioli di rose”: un diario intimo, un intenso racconto
ispirato dalla personale esperienza dell’autrice con l’anoressia. Un’opera che vuole dare
speranza a chi combatte contro questa malattia, e che cerca di spiegare le ragioni che
possono portare una persona a soffrire di una condizione che colpisce duramente il fisico,
ma che soprattutto strema lo spirito. Una testimonianza delicata e onesta, una nuova e
importante uscita per la collana “Policromia” della casa editrice PubMe, che si impegna a
raccontare le complesse e infinite sfumature della natura umana.
Boccioli di rose presenta la vita interpretata dagli occhi di una ragazza anoressica, sotto molteplici aspetti della quotidianità. Si alternano stralci di riflessioni, pensieri, emozioni, e paragrafi in cui lei descrive come uscire da quei meccanismi della mente, e dunque, con l'andar del tempo, in che modo venire fuori dal tunnel dell'anoressia.
Maria Cristina Pizzuto è nata a Milano e vive a Fara Gera d'Adda (BG). Boccioli di rose (PubMe, Collana Policromia, 2019) è il suo primo romanzo.
Boccioli di rose presenta la vita interpretata dagli occhi di una ragazza anoressica, sotto molteplici aspetti della quotidianità. Si alternano stralci di riflessioni, pensieri, emozioni, e paragrafi in cui lei descrive come uscire da quei meccanismi della mente, e dunque, con l'andar del tempo, in che modo venire fuori dal tunnel dell'anoressia.
Maria Cristina Pizzuto è nata a Milano e vive a Fara Gera d'Adda (BG). Boccioli di rose (PubMe, Collana Policromia, 2019) è il suo primo romanzo.
Tags
Libri