ROMA - "Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare, i ministri e i presidenti sono pagati per fare". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl sottolineando che sullo sblocca cantieri "non è la Lega ma il Paese che ha le idee chiarissime". Bisogna dunque "resettare il codice degli appalti - conclude Salvini - aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia".
"La mia volontà c'è" ma "se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose, con gli stessi ritardi e gli stessi rinvii, allora sarebbe un problema", ha risposto il vicepremier a Rtl a chi gli faceva notare che dopo il discorso di ieri di Conte poco è cambiato. "Noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti - ha aggiunto Salvini - Conto che assorbiti i voti di questa campagna elettorale tutti partano determinati e compatti".
"Mi sono stancato della retorica che Salvini dice sì e il M5s dice no". Lo afferma il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli intervistato a Radio24 secondo cui "si dice sì alle cose giuste". Per il ministro "lo sblocca cantieri è il giro di boa, risolto quello si va avanti. Io dico che sulla Flat tax siamo con lui. Salvini la vuole fare? si chiudesse in una stanza con il ministro Tria e trovasse un accordo con la Ue e non continuasse ad andare in campagna elettorale. Noi non lo osteggeremo".
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