di NICOLA RICCHITELLI – Parte con Mons.Filippo Salvo - Vicario episcopale – la nostra campagna di comunicazione alla vigilia dell’inizio dei festeggiamenti a Barletta dei Santi Patroni, la Madonna dello Sterpeto e San Ruggero Vescovo che, proprio martedì, prenderanno il via con l’arrivo della Sacra Effige della Madonna dello Sterpeto dal Santuario alla città. Ma non prolunghiamoci oltre, a voi le parole di Mons.Salvo:
"La festa patronale del luglio 2019 a Barletta, in onore della Madonna dello Sterpeto, protettrice della nostra Città e di San Ruggero vescovo, è un patrimonio di storia e tradizioni da conservare e tramandare.
Una festa religiosa nella quale il popolo di Barletta, da sempre devoto a Maria, venerata sotto il titolo di Madonna dello Sterpeto, rende omaggio alla Vergine e al Santo Patrono.
Nei prossimi giorni sarà pubblicato il programma delle celebrazioni liturgiche e delle manifestazioni folcloristiche in occasione dei solenni festeggiamenti in onore dei Santi Patroni, a cura del Capitolo Cattedrale, Comitato Feste Patronali, Comunità dei Padri Giuseppini e Città di Barletta-Civitas Mariae.
Già il programma rivela l'intimo legame tra la Città e il culto alla Madonna dello Sterpeto e a San Ruggero, maturato nella storia di una comunità che non può dimenticare che le giornate della festa patronale, rappresentano un tratto identitario della coscienza civica, storica, sociale, culturale e religiosa di Barletta.
Da anni si ripete il mal costume per il quale non pochi approfittano della festa patronale per organizzare la propria vacanza; cosa legittima, necessaria per ritemprare lo spirito e il corpo, ma che potrebbe trovare una collocazione diversa.
Vivere la festa patronale significa darsi annualmente un appuntamento in quanto appartenenti ad una comunità cittadina quale la nostra, che onorando i Santi Patroni, fa memoria e celebra la fedeltà di Dio nella storia della nostra città, la protezione che il nostro popolo ha sempre goduto da parte di Dio per intercessione dei Santi patroni.
L’assenza dei cittadini barlettani nei giorni della festa, di coloro che in quei giorni cercano altre mete, mette a rischio, sminuisce, uno dei momenti di aggregazione importante che trova nelle radici storiche del nostro popolo, in un intreccio di fede e folclore, la propria identità di città.
Forse il desiderio di tanti di abbandonare la città nei giorni della festa ci pone dinanzi uno dei mali della nostra comunità: la mancanza di coesione, che si riscontra in tante altre dimensioni del vivere comune.
Desidero lanciare un invito: torniamo a fare festa, a fare festa insieme, come comunità coesa che riconosce nei Santi Patroni un prezioso riferimento alle origini che si fa cammino di crescita continua.
La città non perda il desiderio di fare festa, la festa scioglie le tensioni che spesso si accumulano nelle persone e nei settori nei quali ci è dato di svolgere la nostra quotidianità.
Nel lasciare la città per partire, intravedo un solo desiderio: tagliare con il bagaglio della storia intriso della semplicità del popolo che attendeva la festa patronale come momento forse esclusivo di gioia, non potendo usufruire di altro.
Nel restare in città, intravedo il desiderio di continuare a camminare insieme perché solo nel ritrovarsi, nel far festa, nello scambio sereno e onesto di vedute, la città cresce, si abbattono le frontiere che dividono e si torna a vivere sereni, in pace con quanto ci circonda e soprattutto con il cuore.
E’ questo l’augurio per le prossime feste patronali".
Mons. Filippo Salvo, Vicario Episcopale