Conte: "Nel Governo fiducia resta intatta". M5S escono dall'Aula


ROMA - "Gianluca Savoini non riveste e non ha rivestito alcun incarico come consulente" a membri del governo. Così il premier Giuseppe Conte, nell'informativa al Senato sui presunti finanziamenti russi alla Lega.

"Ciascuna forza politica è libera di coltivare rapporti. Mi sono sempre adoperato affinché gli interessi di parte fossero vagliati al filtro degli interessi nazionali. Su questo sono esigente". 

Sul caso di presunti fondi russi alla Lega, ha tenuto a precisare Conte, "la nostra linea è sempre stata coerente, non ci sono elementi che mi facciano dubitare circa un indebito scostamento di uno o più membri del governo dalle linee stabilite. Mai alcuna forza del governo avrebbe potuto avere la possibilità di intrattenere rapporti di parte con altri Paesi".

"La politica internazionale e' stata affidata a circa 40 missioni che io stesso ho effettuato all'estero a plurimi incontri con personalità straniere e a plurime missioni del ministro degli Esteri Moavero", ha sottolineato il premier.

"La mia costante presenza all'estero e ai fori internazionali ha consentito di mettere a punto anche sul fronte internazionale la sintesi necessaria per una linea coerente", ha detto ancora. 

Allo stato non vi sono elementi tali che possa incrinare la fiducia che nutro in componenti del governo" ha aggiunto Conte. "Queste sono le informazioni che ho reperito" come presidenza del Consiglio, "non ho ricevuto informazioni dal ministro competente" ha tenuto a precisare "Allo stato non vi sono elementi tali che possa incrinare la fiducia che nutro in componenti del governo".

I senatori del M5S sono usciti dall'Aula quando il premier Giuseppe Conte ha iniziato il suo intervento sui presunti fondi russi alla Lega. La protesta, ha spiegato il senatore pentastellato Michele Gianrusso, è legata "alle dichiarazioni di Conte sulla tav".