MILANO - Nella Chiesa cattolica vi è un sistema tributario simile a qualsiasi altro ordinamento laico? Se lo chiede Teodosio Petrara nel suo libro dedicato alle entrate tributarie canoniche, in cui cerca di capire con quali risorse si nutre la Chiesa per le finalità proprie. La Primiceri Editore patrocina un’indagine complessa volta a comprendere, innanzitutto, se il Clero sia da considerare un ordinamento e in quanto tale se d’imperio possa esigere dal proprio popolo i tributi, le tasse e i contributi previsti dalla legge canonica. Da qui un’analisi delle principali imposte suddivise in uno schema tipologico messo a confronto con altri sistemi.
TRAMA. Pochi sono gli autori che hanno trattato la materia tributaria canonica e pochissimi si sono occupati dei tributi canonici, forse per la complessità e per la scarsa bibliografia. Si sente spesso discutere di tributi dell’economia italiana a ogni livello magari senza taluna competenza in merito e non si sente mai parlare di tributi della Chiesa Cattolica. Nel presente volume, l’autore valuta l’ipotesi dei tributi sotto due profili: se la Chiesa, alla stregua di un altro ordinamento, abbia il diritto di esigere dal proprio popolo di Dio e attingere per diritto nativo ai beni temporali per le finalità proprie. E se i fedeli e fedeli laici hanno il corrispondente obbligo, in quanto battezzati nella Chiesa Cattolica, di contribuire alle necessità che questa ha per il culto divino, per le opere di apostolato e di carità e per l’onesto sostentamento dei ministri.
Teodosio Petrara, laureato in giurisprudenza, presso l’Università degli Studi Milano, è avvocato Cassazionista del libero foro di Pavia. Nel 2013 è stato nominato, dal Ministero di Grazia e Giustizia, Giudice Onorario di Tribunale e assegnato presso la terza sezione penale del Tribunale di Milano. Nel 2009 si è iscritto all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema e poi di Milano, eretto dalla Congregazione per L’educazione Cattolica, collegato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, dal quale dopo il biennio di teologia e filosofia è approdato alla Facoltà Ecclesiastica di Diritto Canonico, San Pio X, Venezia, dove nel 2014 ha conseguito la Licenza in Diritto Canonico. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense, Città del Vaticano, con la pubblicazione della tesi. È iscritto nell’elenco degli avvocati ecclesiastici, per il patrocinio delle cause di nullità matrimoniale, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo. Ha pubblicato nel 2016 un lavoro in materia canonica: persone e organismi nella Curia Diocesana: la funzione dell’autorità diocesana e conseguenze nel diritto civile Italiano.
TRAMA. Pochi sono gli autori che hanno trattato la materia tributaria canonica e pochissimi si sono occupati dei tributi canonici, forse per la complessità e per la scarsa bibliografia. Si sente spesso discutere di tributi dell’economia italiana a ogni livello magari senza taluna competenza in merito e non si sente mai parlare di tributi della Chiesa Cattolica. Nel presente volume, l’autore valuta l’ipotesi dei tributi sotto due profili: se la Chiesa, alla stregua di un altro ordinamento, abbia il diritto di esigere dal proprio popolo di Dio e attingere per diritto nativo ai beni temporali per le finalità proprie. E se i fedeli e fedeli laici hanno il corrispondente obbligo, in quanto battezzati nella Chiesa Cattolica, di contribuire alle necessità che questa ha per il culto divino, per le opere di apostolato e di carità e per l’onesto sostentamento dei ministri.
Teodosio Petrara, laureato in giurisprudenza, presso l’Università degli Studi Milano, è avvocato Cassazionista del libero foro di Pavia. Nel 2013 è stato nominato, dal Ministero di Grazia e Giustizia, Giudice Onorario di Tribunale e assegnato presso la terza sezione penale del Tribunale di Milano. Nel 2009 si è iscritto all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema e poi di Milano, eretto dalla Congregazione per L’educazione Cattolica, collegato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, dal quale dopo il biennio di teologia e filosofia è approdato alla Facoltà Ecclesiastica di Diritto Canonico, San Pio X, Venezia, dove nel 2014 ha conseguito la Licenza in Diritto Canonico. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense, Città del Vaticano, con la pubblicazione della tesi. È iscritto nell’elenco degli avvocati ecclesiastici, per il patrocinio delle cause di nullità matrimoniale, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo. Ha pubblicato nel 2016 un lavoro in materia canonica: persone e organismi nella Curia Diocesana: la funzione dell’autorità diocesana e conseguenze nel diritto civile Italiano.
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