Lovecchio: "Approvata all'unanimità la proposta di legge sui DAE"


ROMA - È stata approvata all’unanimità la proposta di legge datata marzo 2019 d’iniziativa dei deputati Misiti, Donno, Buompane, Sodano, Adelizzi, Lovecchio, Bologna, Tucci, Zennaro, Melicchio, Manzo, Carelli, Giovanni Russo, Massimo Enrico Baroni, Orrico, D’Incà sulle nuove Disposizioni concernenti l’installazione obbligatoria di defibrillatori automatici esterni. “È un grande risultato essere giunti all’approvazione della nostra proposta di legge. Siamo partiti da una consapevolezza: il mondo della politica troppe volte ha un approccio errato con il sistema sanitario, pensato semplicemente come “la cura” e quasi mai come “la prevenzione””. È quanto osserva l’onorevole del M5S Giorgio Lovecchio, tra i firmatari della nuova legge.

“Un dato che dovrebbe far riflettere è il fattore economico- prosegue il deputato pentastellato- quanto costa allo Stato un cittadino colpito da arresto cardiaco? La sua degenza può raggiungere e superare 100.000 euro. Un DAE (defibrillatore automatico esterno), che sul mercato è prodotto da numerose aziende, con prezzi che variano da 700 a 2.000 euro, con l’installazione obbligatoria, non solo salverà migliaia di vite, ma permetterà allo Stato di risparmiare milioni di euro”. “Cosa cambia? - aggiunge il parlamentare- I taxi, gli autobus e i veicoli privati con i quali ci spostiamo quotidianamente sono spesso rallentati o bloccati dal traffico cittadino: in queste condizioni, nessun servizio di emergenza sarebbe in grado di raggiungere in meno di 10 minuti l’eventuale vittima di un arresto cardiaco. Con la nuova legge gli autoveicoli a motore destinati al trasporto di persone e aventi almeno quattro ruote e cilindrata superiore a 1.500 cc devono essere muniti di defibrillatore semiautomatico esterno. A decorrere dal 1° gennaio 2020 è fatto obbligo, come recita la legge, a tutti gli edifici condominiali, con un numero di unità abitative superiore a sei, di prevedere la presenza di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico o, comunque, di un defibrillatore semiautomatico esterno. È fatto obbligo anche a tutti gli studi medici privati convenzionati e no e agli studi odontoiatrici di prevedere la presenza di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico o, comunque, di un defibrillatore semiautomatico esterno. Una piccola rivoluzione che aumenterà la percezione di sicurezza e sanità pubblica da parte dei cittadini e che potrà realmente modificare la gestione sanitaria di infarti e attacchi cardiaci”.