L’evento è stato oculatamente organizzato dall’Ass. “Incontri” e da “Castello Marchione” (responsabili Michele Forte e Domenico Iannuzziello), con contributo del Comune di Conversano, patrocinio MiBAC, Regione Puglia, GAL Sud-est barese, Pro loco di Conversano, Rotary Club di Putignano, Ass. Crocerossine d’Italia Onlus, Fondazione Fizzarotti-Selvaggi, Fondazione Andidero, Ass. “Armida”; hanno collaborato: A.N.A.S., Il Borgo delle Arti, Sensazioni del Sud, Gruppo Umanesimo della Pietra, Marelli lighting, Il Chiostro delle Cererie Hotel, Le Ali di Iside, Gruppo Rievocazione Storica Città di Conversano. L’idea dell’evento, e i testi recitati, sono di Santa Fizzarotti Selvaggi, scrittrice, artista (v. presidente naz. Ass. Crocerossine d’Italia Onlus); regia e adattamento teatrale di Angela Campanella (assistenti, Giancarlo e Gianfranco jr. Liuzzi). Nel notevole parco è stata creata la “Festa del borgo fuori le mura”, con esposizioni di prodotti artigianali e agroalimentari locali, musica popolare e figuranti in costume. Hanno esposto: I Capozza di Vito Capozza (sculture in ferro); Giuseppe Vittore (sculture in legno); Aletheia Saponi; Vito Gurrado (gioielli); Gruppo Presepisti S. Nicola di Attilio Canta; Miniature Edifici; Dipinti di Michele Condrò; Dipinti di Leonardo Salvemini; Jlenia Orfino (gioielli); Editoria di Paolo Massafra; D’Alessandro (sculture in pietra); Gruppo Umanesimo della Pietra; Il Chiostro delle Cererie Hotel; Succhi Melabacio; Banco orecchiette di Tina. Hanno aperto la serata Santa Fizzarotti Selvaggi, e Pasquale Loiacono (Sindaco di Conversano), gli on. Mario Greco e Nuccio Altieri, Antonio Decaro (Sindaco di Bari) e Grazia Andidero (Ass. Crocerossine d’Italia Onlus).
Hanno ricevuto riconoscimenti: il Sindaco di Conversano, il Sindaco di Bari, per attività in favore di Bari, (“Premio Mediterraneo Federico II”, consegnato dall’avv. Felice Panaro) e l’on. Greco, per aver diffuso il patrimonio storico - culturale della Terra di Puglia. Lo spettacolo, condotto con eleganza dal giornalista Michele Cristallo, si è evoluto con avvincenti scene teatrali, su testi di Santa Fizzarotti Selvaggi, elaborati da Angela Campanella su temi concernenti la contea di Conversano; tra gli attori: Gianni Lenti (narratore), Pino Cacace (poeta), Michele Chiusano (araldo), Franco Minervini (Conte Giangirolamo II), Lorenzo Vicenti (Federico II), i piccoli Aurelio Sinisi (Federico bambino) e Dante Maria Sinisi (fiaccolaro), Lucia Scarli (Duchessa di Urslingen), Gianfranco Liuzzi jr. (Berardo da Celano), Elena Cascella (Costanza d’Altavilla), Miriam Gaudio (Costanza d’Aragona), Mariangela Cardone (Jolanda di Brienne), Susi Rutigliano (Isabella d’Inghilterra), Giusy Frallonardo (Bianca Lancia e voce fuori campo), Giulia Pieri (Isabella Filomarino), Roberto Ranieri (Paolo Finoglio), Federica Metta (popolana), Luigi Favia, Mariella Lorusso, Giovanna Zaccaro (figuranti). Costumi di “Sensazioni del Sud”, Gabriele Corianò, Tina di Maggio Sportelli; service audio di Rocco Salvi e Mimmo Mastandrea.
Interventi coreutici a cura di “Le Ali di Iside”, e musicali, con l’ottimo ensemble di percussioni “Nuova Armonia Band”, costituito da Marco Barnaba, Stefania Brancaccio, e Michele Minunno, l’eccellente pianista Adriana De Serio, il soprano Antonia Giove, dalla vocalità possente e nel contempo morbidamente espressiva, Nicola Cicerale (ghironda), Mara Campobasso (arpa celtica e voce). Sono state eseguite musiche di Rameau, da “Les Indes Galantes” (“Nuova Armonia Band” con Adriana De Serio al pianoforte), di Schumann, “Sogno”, da “Scene d’infanzia” (interpretato dalla pianista De Serio con un emozionante tocco poetico), di Caccini, “Tu ch’ai le penne amore” e “Amor ch’attendi”, di Falconieri, “Occhietti amati”, di Mozart, da “Bastiano e Bastiana”, “Una volta che Bastiano” (soprano Giove e pianista De Serio), e poi musiche per ghironda, arpa celtica e voce, con danze.
Riteniamo che siano emerse simbiosi politematiche e valenze della storia e dell’arte, quali dimensioni fondanti il futuro della continuità generazionale e un valido sviluppo del territorio del Mezzogiorno, impreziosendo ideali euro-mediterranei di cultura e promozione del territorio. Notevole rilevanza va data alla presenza del parco e dei suoi maestosi alberi, protesi verso un cielo in equilibrio con l’oscurità notturna illuminata dalle lampade medioevali.
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Cultura e Spettacoli