La Tav spacca il Governo M5S-Lega. Voci di elezioni a ottobre

(reuters)
ROMA - Tensione nella maggioranza dopo lo stop alla mozione dei cinquestelle contro la Tav. A Palazzo Chigi si è tenuto un colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. Ora è atteso il comizio del vicepremier a Sabaudia.

Nel colloquio con il premier Conte il leader leghista, secondo quanto viene riferito, avrebbe posto le proprie condizione per andare avanti:una rivoluzione nel governo, con nomi nuovi e un "contratto" rivisto e corretto in salsa leghista, o è meglio finirla qui, subito. E non arrischiarsi neanche ad avviare un'impresa impervia come quella di scrivere, da separati in casa, la prossima manovra.

A creare scompiglio nella maggioranza la mozione dei Cinquestelle No Tav non andata in porto, mentre di fatto sono passate tutte le altre mozioni a favore dell'opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto.
Quella di Fratelli d'Italia è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.

Presente a Palazzo Madama il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l'iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centrosud e il comizo ad Anzio (Roma) nel pomeriggio, sarebbe confermato invece l'evento a Sabaudia in serata.

"Gli insulti di Renzi, della Boschi e del PD mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?", aveva detto su Twitter Matteo Salvini commentando un'intervista in cui Danilo Toninelli lo definisce "un nano sulle spalle di giganti che lavorano".
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