Rientro al lavoro post-ferie, gli psicologi: “Concedetevi più pause e nuovi obiettivi”

BARI - Rientrare al lavoro dopo le ferie è sempre un’impresa titanica per la nostra mente, ma anche per il nostro corpo: umore deflesso, angoscia e astenia possono rallentare le nostre attività quotidiane. Riabituarsi ad una routine persa durante le settimane di pausa può risultare faticoso. Riprendere consapevolezza delle proprie responsabilità e ritrovare la giusta concentrazione al lavoro può altresì contribuire ad una sensazione di spossatezza fisica e mentale che può durare pochi giorni, ma anche alcune settimane, specialmente per le persone che amano meno il proprio lavoro.

È ciò che gli anglosassoni chiamano “Post Vacation Blues”, una sindrome da rientro molto comune. “Non c'è da preoccuparsi. Rientrare con il sorriso ed evitare di perdere le energie ancor prima di iniziare si può", dice il Presidente dell'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Antonio Di Gioia.

"Bastano pochi accorgimenti. Concentrare la positività e l’energia accumulata durante le ferie, considerare la vacanza finita come scorta di buonumore e periodo di ricarica e non come esperienza finita per cui provare nostalgia. Se possibile è meglio rientrare qualche giorno prima per riabituarsi alla quotidianità ed evitare lo shock nel passare immediatamente dal luogo di vacanza a quello di lavoro. Al ritorno dalle vacanze, spesso, ci si trova con molto lavoro da recuperare: basta accettarlo” continua il Presidente dell’Ordine.

Il benessere psico-fisico passa anche per gesti pratici, come sottolinea la dottoressa Anna Gasparre, consigliera dell’Ordine: “Non meno importante è ritagliarsi spazi per stare all’aria aperta, per ritrovare alcuni degli elementi rigeneranti provati in vacanza. Non dobbiamo sottovalutare gli effetti benefici della luce del sole e delle passeggiate. Bisogna evitare quindi di rinchiudersi in casa e in ufficio. Fissare nuovi e piacevoli obiettivi come una cena con gli amici o una giornata fuoriporta può aiutare ad allontanare i pensieri negativi e crea l’attesa gioiosa per un evento che sappiamo già essere rigenerante”.

Mai lasciarsi pervadere dal panico quando dovesse sopraggiungere la tristezza, “Non bisogna confondere la normale tristezza da rientro con uno stato depressivo vero e proprio, è solo una tristezza temporanea. Può anche durare qualche settimana ma si risolve una volta rientrati a pieno ritmo nella routine della propria vita” conclude il presidente Di Gioia.