Sanità, Turco lancia appello a Emiliano: “Rivediamo i tempi e i costi delle commissioni di invalidità"
BARI - “Mi rivolgo al presidente e assessore alla Salute, Michele Emiliano, e al capo dipartimento Vito Montanaro lanciando una proposta: accorciare i tempi di attesa sul riconoscimento e sulla revisione delle pratiche di invalidità. In che modo? Saltando i passaggi nelle commissioni incaricate, visto che già oggi l’ultima parola spetta sempre e comunque direttamente all’Inps, chiamato a verificare ciò che è stato già verificato”.
Lancia un appello il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, in prima linea sui problemi e sulle difficoltà causate delle lentezze burocratiche che incontrano invalidi e malati di tumore.
“Dopo lo straordinario risultato del certificato oncologico introduttivo e della sburocratizzazione nella prescrizione della protesica, (battaglie condotte con i colleghi del mio gruppo consiliare) occorre - sottolinea - chiudere il cerchio garantendo efficienza e risparmio strutturale che potrebbe essere utilizzato per nuovi assunzioni. La Regione Puglia ogni anno spende milioni di euro per le commissioni di invalidità. Commissioni sulle quali non stiamo mettendo in dubbio la professionalità, visto che ci sono fior fior di medici e di esperti. Ma c’è un passaggio che rallenta tutto: ogni valutazione della commissione arriva all’Inps, che è l'istituto di previdenza che con i suoi specialisti ha il compito di validare quanto la commissione ha già espresso. Insomma, verifica ciò che è stato già verificato, con il risultato di un doppio pagamento dal contribuente, a livello regionale e di Inps”.
“Ditemi – conclude Turco – se questa non è una pazzia amministrativa visto che è illogico tenere in piedi una commissione il cui operato è oggetto poi di una nuova verifica. E sono convinto che sia Emiliano e sia il direttore Montanaro sapranno cogliere gli effetti positivi della mia proposta di sburocratizzazione accelerando un'interlocuzione con Inps finalizzata ad accorciare questi passaggi”.