Bif&st 2020: il sequel che rifugge il loop
di FREDERIC PASCALI - Esistono delle saghe cinematografiche i cui sequel si perdono in infiniti rivoli e tuttavia riescono a mantenere intatto l’interesse del pubblico e la convinzione che ogni nuovo episodio possa essere in grado di regalare qualcosa di inedito e interessante. Sembrano essere questi gli intenti del Bari International Film Festival che ha celebrato i suoi Stati Generali nell’ambito dell’appena trascorsa Mostra del Cinema di Venezia.
Dedicata al grande regista Mario Monicelli, la manifestazione barese, diretta e ideata da Felice Laudadio, continua la sua tradizione pescando a piene mani in una narrazione attenta alla realtà e ai suoi cambiamenti storico-sociali.
La grande novità dell’edizione 2020 ha le sembianze del restaurato splendido teatro Piccinni, per l’occasione destinato a ospitare una rassegna di otto film della recente produzione di una grande cinematografia straniera, presenti in sala i relativi autori e interpreti.
Dopo il Petruzzelli e il Margherita salgono dunque a tre i teatri arruolati dal Bif&st che, comprendendo anche la storica partnership con il Multicinema Galleria, idealmente sembra sempre più voler ridefinire cinematograficamente il centro cittadino. O perlomeno sarà così nella sua settimana di allocazione, dal 21 al 28 marzo, con il ritorno al debutto di primavera. Chissà se poi l’amministrazione comunale vorrà ulteriormente incidere in tal senso implementando le suggestioni strutturali,navette,cartellonistica,schermi,ecc.,sull’intero tessuto urbano.
Fermo restando il consueto palinsesto relativo ai concorsi e alle Anteprime Internazionali nelle serate del Teatro Petruzzelli, la presentazione “veneziana” ha svelato la prossima sezione dedicata al cinema e la scienza con l’annuncio di una rassegna di sette pellicole in tema con la collaborazione dell’Istituto di Psichiatria dell’Università di Bari diretto dal Prof. Alessandro Bertolino. In questo solco di interazione con le istituzioni accademiche si colloca il ciclo di 5 film sul tema “Donne diritti cinema” promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza –Dottorato di ricerca-, dall’Ordine degli Avvocati baresi e dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
Detto della direzione di Gianni Amelio nel Laboratorio dedicato alla regia per il resto non resta che aspettare lo scorrere dei giorni e la definizione dei nomi di tutti i protagonisti.