BARI - Apprendiamo a mezzo stampa dell'approvazione della Dichiarazione di Emergenza Climatica da parte della giunta comunale di Bari. Da mesi il movimento di Fridays For Future ha posto nel dibattito pubblico l'importanza della dichiarazione dello stato di emergenza climatica da parte delle istituzioni nazionali e locali per intraprendere azioni concrete contro i cambiamenti climatici ed a favore di un modello di sviluppo ecosostenibile.
“Riteniamo positiva questa presa di posizione che arriva dopo numerosi “venerdì di protesta” e due mobilitazioni che hanno visto migliaia di studenti e studentesse manifestare in città in occasione dei due Climate Global Strike per il nostro diritto al futuro” - dichiara Carolina Velati, Zona Franka - “La dichiarazione di emergenza climatica non può però limitarsi ad essere una semplice presa di posizione simbolica ma deve essere accompagnata da azioni concrete come piani di riqualificazione degli spazi pubblici, diritto ad una mobilità ecosostenibile garantito a tutti, riduzione del consumo di suolo e finanziamenti per la transizione ecologica”
“La battaglia per la giustizia climatica è una battaglia per la giustizia sociale. La lotta contro le emissioni climalteranti è la lotta contro l’attuale e insostenibile modello di sviluppo, proprio da parte dei soggetti che ne subiscono maggiormente le conseguenze. Contrasto ai cambiamenti climatici, accesso universale ai saperi e diritto a vivere in ambienti sicuri sono elementi inscindibili: negli ultimi giorni abbiamo denunciato nuovamente la precaria condizione degli edifici scolastici cittadini, vogliamo scuole sicure ed ecocompatibili in cui studiare” affermano dall’Unione degli Studenti Bari.
“Siamo la generazione a cui è stato tolto tutto, e a cui sta venendo anche sottratta la possibilità di sognare un nuovo futuro diverso dal passato: il tempo sta finendo e pretendiamo misure concrete. Ci auguriamo che presto anche i due atenei baresi prendano posizione in tal senso e si adoperino per promuovere soluzioni ecosostenibili e non solo. Vogliamo tirocini in aziende non inquinanti, percorsi di ricerca che guardino ad un nuovo modello di sviluppo e che tengano dentro anche questioni territoriali irrisolte” continua Savino Ingannamorte, Link Bari.
“Chiediamo un confronto costante con le organizzazioni studentesche e non, per rispondere in manifera efficace alle esigenze dei cittadini. Il 27 settembre saremo in piazza in occasione del Terzo Sciopero Globale convocato da Fridays For Future per costruire le scuole, Università e città del futuro rimettendo al centro il ruolo della conoscenza e della ricerca come elemento centrale per il cambiamento di tutta la società” concludono i ragazzi e le ragazze di Zona Franka, UDS Bari e Link Bari.