(Credits: Mercedes) |
Al giro numero 28 il punto di svolta della gara quando Sebastian Vettel è tradito dall’affidabilità della sua SF90 ed è stato costretto al ritiro, in una gara che lo aveva visto grande protagonista fino a quel momento (grande scatto al via approfittando delle scie di Hamilton e Leclerc), con la direzione gara che ha applicato il regime di Virtual Safety Car.
Situazione colta al volo dalla scuderia della Stella che ha richiamato entrambi i piloti,entrambi al via della gara con gomme medie, per montare le soft ritornando in pista davanti a Charles Leclerc poi richiamato ai box (giro 30, approfittando della neutralizzazione dovuta al ritiro della Williams di Russell) per allinearsi alla strategia Mercedes.
Malgrado le coperture tenere il monegasco non è riuscito a impensierire Bottas, dovendosi così accontentare del gradino più basso del podio dopo essere scattato dalla pole. Un piazzamento beffardo per la Rossa, al termine di un weekend dove la SF90 aveva dato grandi segnali di continuità dopo l'uno-due di Singapore.RACE CLASSIFICATION— Formula 1 (@F1) September 29, 2019
Here's how a fantastic race at Sochi finished 👇#RussianGP 🇷🇺 #F1 pic.twitter.com/0BxYgnxbc0
Quarto e quinto posto per le Red Bull con Verstappen e Albon (partito dalla pit-lane), poi Sainz, Perez, Norris. Magnussen e Hulkenberg che chiude la zona punti.
Ora, archiviato il back to back Marina Bay-Sochi, si torna in pista tra due settimane a Suzuka dove andrà in scena il Gran Premio del Giappone.