di VITTORIO POLITO - È stato pubblicato, postumo, il volume di Franz Falanga (1933-2018), “Il jazz a Bari secondo phalà n f.” (Aurelia Edizioni, 12 €).
Francesco Falanga (detto Franz), architetto, musicista, scrittore, dialettologo e radioamatore. Un poliedrico personaggio barese emigrato in Veneto, cultore della musica e del dialetto barese, autore (tra gli altri) del volume “O dadò o dadà ” (Adda Editore), una sorta di lessico ‘quasi’ ragionato del vernacolo barese, ma anche una maniera di cercare la baresità attraverso il suo dialetto. Il suo estro non finisce qui. Ha scritto, infatti, anche il curioso volume “Nella Terra dell’U”, (Edizioni Menabò) che, col pretesto di narrare una storia di giovani e del jazz a Bari dal 1946 in poi, dedicato a tutte le persone che hanno gran curiosità di conoscere come e perché siano nati certi fenomeni, come si siano sviluppati in condizioni ambientali difficili, ma al contempo, stimolanti, ha narrato anche un po’ della propria storia senza tralasciare quella di Bari e della baresità . Ma qual è il significato dell’U? È presto detto. L’articolo determinativo “il”, usato comunemente nella lingua italiana, in dialetto barese si traduce con la lettera “U” (U ppane, U vine, U mare, ecc.).
Falanga ha scritto di tutto e di più, ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Bari e Venezia ed ha pubblicato con vari editori numerosi testi ed ha collaborato con chi scrive per i volumi “Baresità e... maresità ”, “Baresità , curiosità e...”, “San Nicola il dialetto barese e...” (Levante Editori).
Tra i primi a scoprire e diffondere il jazz a Bari, testimone e diretto protagonista, ha scritto con cognizione di causa anche questo secondo libro sul jazz a Bari, ultimo atto d’amore verso la sua città .
Il testo si divide in tre capitoli: “Quando e come il jazz arrivò a Bari”, “Vent’anni dopo” e “Franz e la musica”, nei quali tratta l’argomento con competenza, tra storia, fatti e curiosità .
La premessa è firmata da Anna, Annika, Elena, Gino, Isaac, Karen, Loris e Rosa, tutti amici del cuore di Franz, che insieme al sottoscritto, lo hanno ricordato in una grande “festa” svoltasi recentemente a Villacolle (Torre a Mare), una particolare scuola materna, conosciuta ed apprezzata da Falanga.
La copertina è firmata da Marilena Nardi.
Francesco Falanga (detto Franz), architetto, musicista, scrittore, dialettologo e radioamatore. Un poliedrico personaggio barese emigrato in Veneto, cultore della musica e del dialetto barese, autore (tra gli altri) del volume “O dadò o dadà ” (Adda Editore), una sorta di lessico ‘quasi’ ragionato del vernacolo barese, ma anche una maniera di cercare la baresità attraverso il suo dialetto. Il suo estro non finisce qui. Ha scritto, infatti, anche il curioso volume “Nella Terra dell’U”, (Edizioni Menabò) che, col pretesto di narrare una storia di giovani e del jazz a Bari dal 1946 in poi, dedicato a tutte le persone che hanno gran curiosità di conoscere come e perché siano nati certi fenomeni, come si siano sviluppati in condizioni ambientali difficili, ma al contempo, stimolanti, ha narrato anche un po’ della propria storia senza tralasciare quella di Bari e della baresità . Ma qual è il significato dell’U? È presto detto. L’articolo determinativo “il”, usato comunemente nella lingua italiana, in dialetto barese si traduce con la lettera “U” (U ppane, U vine, U mare, ecc.).
Falanga ha scritto di tutto e di più, ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Bari e Venezia ed ha pubblicato con vari editori numerosi testi ed ha collaborato con chi scrive per i volumi “Baresità e... maresità ”, “Baresità , curiosità e...”, “San Nicola il dialetto barese e...” (Levante Editori).
Tra i primi a scoprire e diffondere il jazz a Bari, testimone e diretto protagonista, ha scritto con cognizione di causa anche questo secondo libro sul jazz a Bari, ultimo atto d’amore verso la sua città .
Il testo si divide in tre capitoli: “Quando e come il jazz arrivò a Bari”, “Vent’anni dopo” e “Franz e la musica”, nei quali tratta l’argomento con competenza, tra storia, fatti e curiosità .
La premessa è firmata da Anna, Annika, Elena, Gino, Isaac, Karen, Loris e Rosa, tutti amici del cuore di Franz, che insieme al sottoscritto, lo hanno ricordato in una grande “festa” svoltasi recentemente a Villacolle (Torre a Mare), una particolare scuola materna, conosciuta ed apprezzata da Falanga.
La copertina è firmata da Marilena Nardi.