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ROMA - L'ex ministro dell'Interno interviene in Aula nel giorno del voto di fiducia a Palazzo Madama. Il leader della Lega attacca il nuovo esecutivo: "Non la invidio presidente Conte-Monti. Si vede uno quando ha il discorso che gli viene da dentro e quando uno deve eleggere un compitino a cui non crede neanche lui. Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Renzi, Monti". "Torno a casa con una poltrona di meno, ma con tanta dignità in più. Lascio voi - aggiunge - a giudicare se questa operazione è di verità, e di coscienza: milioni di italiani non la pensano così".
"Siamo pubblici dipendenti - ha detto Salvini - dovremmo essere contenti di essere giudicati dai nostri datori di lavoro: chi non vuole passare dal voto vuol dire che non ha la coscienza a posto".
"Noi antidemocratici abbiamo messo sul tavolo sette ministeri per andare a votare. Abbiamo sottovalutato la fame di poltrone", ha aggiunto Salvini.
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