VENEZIA - Venezia fa felice Idrusa. In un weekend da non dimenticare il Farr 80 del Montefusco Sailing Project che corre per i colori del Circolo della Vela Brindisi completa un trittico di prestazioni nell’alto Adriatico che inorgoglisce il suo equipaggio e raccoglie l’ammirazione di organizzatori e avversari. Dopo l’undicesimo posto (e terzo di categoria) alla Barcolana, Idrusa sale sul podio prestigioso sia al Venice Hospitality Challenge del sabato che alla regata Veleziana della domenica. Letteralmente un’impresa quella costruita nel Canal Grande sabato nella regata ad invito ristrettissimo (14 imbarcazioni Mega Yacht) dove Idrusa è stata perfetta in ogni manovra e feroce su ogni errore avversario: terza assoluta dietro due 100 piedi e trionfatrice nella Classe B.
“Una partenza eccellente, la scelta delle vele sempre indovinata e una tattica brillante. Sì, è stata una giornata da incorniciare – si sbilancia come non è solito fare Paolo Montefusco -. Siamo stati spesso secondi dietro Way of Life, il vincitore di Barcolana 51, fino al penultimo incrocio con Golfo di Treste, più veloce nel bordo finale”. Brillano gli occhi anche pensando a chi Idrusa ha lasciato dietro di sè al traguardo davanti a Piazza San Marco. “Tempus Fugit per esempio di Mitya Kosmina (storico protagonista della Barcolana su Maxi Jena, ndr), Arca di Furio Benussi vincitore recente di due Barcolane consecutive, Any Wave di Alberto Leghissa, ancora una volta le gemelle Anemos II e Ancilla Domini – è l’elenco delle vittime famose che gli altri due armatori a bordo, Francesco Lanera e Alessandro Loizzi, snocciolano per rimarcare l’impresa -. Anche il tributo degli equipaggi avversari durante la nostra premiazione ci ha confermato che l’impresa c’è stata davvero”.
Ed immancabili momenti di euforia sul podio per il primo posto di Classe B. Festa bagnata in tutti i sensi, in maniera copiosa dallo champagne dello sponsor Moet & Chandon e dalla pioggia di complimenti piovuti nel corso della cena di gala. Insieme ai tre armatori, gli altri pugliesi a bordo sono stati Roberto Ferrarese, Corrado Capece Minutolo, Matteo Montefusco, Massimiliano Ingrosso, Roberto Santomanco, Francesco Melis e Francesco Cavone. E Paolo Montefusco ha approfittato del podio e dell’atmosfera per farsi anche ambasciatore della Brindisi – Corfù. “Ho rivolto un invito formale ed accorato a tutti gli skipper dei Super Maxi presenti per venire ad arricchire la nostra regata di casa. Il messaggio è stato raccolto ed ha suscitato un interesse inaspettato. Sarei felicissimo di avere queste ammiraglie della vela nel Canale d’Otranto, a costo di mettere in discussione tutti i miei record”.
E domenica anche la Veleziana, otto miglia dal Lido a Piazza San Marco, ha regalato gloria a Idrusa. Terza al traguardo dietro Golfo di Trieste e Tempus Fugit, e ancora sul podio. “Abbiamo commesso un errore con la partenza anticipata ma la scelta del lato destro spiega Lanera - ci ha fatto recuperare tantissime posizioni su 200 partecipanti. Il lungo bordeggio di poppa con molte strambate obbligate ha reso vivo il match race con Any Wave e dato valore al podio acciuffato con appena 20” di vantaggio”. E adesso per Idrusa, in rotta verso Brindisi, il riposo invernale ed un’altra stagione da pianificare.
“Una partenza eccellente, la scelta delle vele sempre indovinata e una tattica brillante. Sì, è stata una giornata da incorniciare – si sbilancia come non è solito fare Paolo Montefusco -. Siamo stati spesso secondi dietro Way of Life, il vincitore di Barcolana 51, fino al penultimo incrocio con Golfo di Treste, più veloce nel bordo finale”. Brillano gli occhi anche pensando a chi Idrusa ha lasciato dietro di sè al traguardo davanti a Piazza San Marco. “Tempus Fugit per esempio di Mitya Kosmina (storico protagonista della Barcolana su Maxi Jena, ndr), Arca di Furio Benussi vincitore recente di due Barcolane consecutive, Any Wave di Alberto Leghissa, ancora una volta le gemelle Anemos II e Ancilla Domini – è l’elenco delle vittime famose che gli altri due armatori a bordo, Francesco Lanera e Alessandro Loizzi, snocciolano per rimarcare l’impresa -. Anche il tributo degli equipaggi avversari durante la nostra premiazione ci ha confermato che l’impresa c’è stata davvero”.
Ed immancabili momenti di euforia sul podio per il primo posto di Classe B. Festa bagnata in tutti i sensi, in maniera copiosa dallo champagne dello sponsor Moet & Chandon e dalla pioggia di complimenti piovuti nel corso della cena di gala. Insieme ai tre armatori, gli altri pugliesi a bordo sono stati Roberto Ferrarese, Corrado Capece Minutolo, Matteo Montefusco, Massimiliano Ingrosso, Roberto Santomanco, Francesco Melis e Francesco Cavone. E Paolo Montefusco ha approfittato del podio e dell’atmosfera per farsi anche ambasciatore della Brindisi – Corfù. “Ho rivolto un invito formale ed accorato a tutti gli skipper dei Super Maxi presenti per venire ad arricchire la nostra regata di casa. Il messaggio è stato raccolto ed ha suscitato un interesse inaspettato. Sarei felicissimo di avere queste ammiraglie della vela nel Canale d’Otranto, a costo di mettere in discussione tutti i miei record”.
E domenica anche la Veleziana, otto miglia dal Lido a Piazza San Marco, ha regalato gloria a Idrusa. Terza al traguardo dietro Golfo di Trieste e Tempus Fugit, e ancora sul podio. “Abbiamo commesso un errore con la partenza anticipata ma la scelta del lato destro spiega Lanera - ci ha fatto recuperare tantissime posizioni su 200 partecipanti. Il lungo bordeggio di poppa con molte strambate obbligate ha reso vivo il match race con Any Wave e dato valore al podio acciuffato con appena 20” di vantaggio”. E adesso per Idrusa, in rotta verso Brindisi, il riposo invernale ed un’altra stagione da pianificare.