BARI - Incontro questa mattina in largo Albicocca, nel centro storico di Bari, con il governatore Michele Emiliano che annuncia la sua candidatura alle Regionali pugliesi del 2020.
"Sono emozionato, noi siamo fatti così, siamo persone semplici che si pongono di fronte alla gente con il massimo rispetto possibile. Per noi le piazze sono importantissime, le città sono importantissime, e da qui che siamo partiti ed è cominciata la rivoluzione gentile della Puglia e andremo avanti così”: sono le prime parole pronunciate dal governatore pugliese nel suo discorso.
“Abbiamo organizzato questo evento in un luogo che un tempo mi impegnava solo come magistrato - ha detto Emiliano - e quindi un posto simbolico per me, perché tutta la mia vita è stata dedicata a ripristinare la legalità prima nelle maniere emergenziali delle quali mi occupavo, e poi a costruire un’idea diversa del vivere quotidiano. È un lavoro enorme che abbiamo fatto noi pugliesi in quindici anni di impegno durissimo e oggi abbiamo ripercorso tutto quello che è accaduto. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto come me e più di me in questi anni. Le campagne elettorali raccontano una storia, parlano delle cose che stanno avvenendo e che avverranno. Se gli altri sono capaci di salire su un palco e raccontare una storia, bene, ma se non sono capaci non cerchino altri mezzi. Perché le campagne elettorali si vincono portando la propria storia e immaginando il futuro insieme a milioni di pugliesi”.
“Siamo qui per chiedere l’unità del centro sinistra - ha detto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci - e che Michele Emiliano possa svolgere il suo compito nel migliore dei modi. L’avversario è altrove, non è il centro sinistra, abbiamo l’obbligo di continuare a portare avanti i nostri programmi e stare insieme”.
“Qui c’è la famiglia del centro sinistra – ha detto il Sindaco di Bari Antonio Decaro – oggi sento lo stesso fermento di quando conobbi Michele Emiliano quindici anni fa. La Puglia chiede a Michele Emiliano di continuare il suo lavoro, un lavoro che non è finito. Oggi comincia la campagna elettorale. Emiliano in questi anni ha restituito a questa città e a questa regione un futuro”.
“Sono diventato il sindaco dei sindaci, come dice qualcuno, - ha aggiunto Decaro dal palco - grazie all'esperienza che ho fatto in quegli anni. Perché tu, Michele, ci hai insegnato a mettere l'interesse di tutti rispetto all'interesse personale, l'interesse degli altri rispetto anche alle elezioni, al consenso. A pochi mesi dalle elezioni per il tuo secondo mandato, rispetto all'installazione delle telecamere e delle strisce blu a Bari Vecchia, tu mi dicesti: Antonio se è la cosa giusta vai avanti, continua. Anche se qualcuno penserà che sei un pazzo, anche se ti stai mettendo contro i poteri forti, anche se ti diranno ‘non si può fare, non ci riuscirai, è impossibile’. Ci hai insegnato che nessuna storia è già scritta, la possiamo scrivere noi. Come l'abbiamo scritta in questi quindici anni, tutti insieme, con l'aiuto delle donne e degli uomini che ci hanno accompagnato in questo percorso. Sarà ancora una volta cosi. Se vale la pena rischiare, io ci metto anche il mio ultimo frammento di cuore. Io sono qui, Michele, perché voglio metterci l'ultimo frammento di cuore”.
"Non è mai successo in natura - ha aggiunto Emiliano - che uno, bevendo mojito e insultando la gente, possa migliorare la qualità della vita delle persone, tanto più del Mezzogiorno, cioè di quelli che fino a qualche settimana fa considerava dei puzzolenti". "A me va benissimo che uno sia di centrodestra se lavora con noi condividendo il nostro programma, - ha concluso - ma non mi sta bene se da una sede esca con l'idea di menare qualcuno. Quello si chiama fascismo e noi siamo antifascisti".
PCE: "PRONTI A CONTINUARE CON IL BUON GOVERNO" - “Siamo la Puglia delle persone, dei loro diritti, dei loro bisogni. Siamo una grande comunità dove non ci interessa sapere da dove vieni, ma vogliamo solo sapere dove possiamo andare insieme. E noi vogliamo proseguire con Michele Emiliano. Il nostro presidente, il presidente di tutti, il presidente che ha reso la nostra terra unica, dal Gargano al Salento. E non è un caso se sul palco siano salite le comunità, i sindaci che ogni giorno contribuiscono a rendere migliore la nostra bellissima regione. Perché la nostra terra è fatta di tante piccole e straordinarie storie, di chi sa amministrare servendo lo Stato e rispettando la Costituzione Italiana".
"Da oggi inizia dunque la nostra campagna elettorale, il racconto puntuale di ciò che abbiamo fatto e di tutto ciò che potremo ancora fare. Sempre e solo nell’esclusivo interesse della Puglia e dei pugliesi. Noi siamo pronti a un programma chiaro, di coalizione che dimostri con numeri e fatti concreti che noi del centrosinistra sappiamo, e ormai da diversi anni, governare. Il resto sono solo chiacchiere di chi non ha argomenti, se non il soffio delle bufale e dei populismi”. Così il gruppo regionale La Puglia con Emiliano, i consiglieri Paolo Pellegrino, Alfonso Pisicchio e Giuseppe Turco.
"Sono emozionato, noi siamo fatti così, siamo persone semplici che si pongono di fronte alla gente con il massimo rispetto possibile. Per noi le piazze sono importantissime, le città sono importantissime, e da qui che siamo partiti ed è cominciata la rivoluzione gentile della Puglia e andremo avanti così”: sono le prime parole pronunciate dal governatore pugliese nel suo discorso.
“Abbiamo organizzato questo evento in un luogo che un tempo mi impegnava solo come magistrato - ha detto Emiliano - e quindi un posto simbolico per me, perché tutta la mia vita è stata dedicata a ripristinare la legalità prima nelle maniere emergenziali delle quali mi occupavo, e poi a costruire un’idea diversa del vivere quotidiano. È un lavoro enorme che abbiamo fatto noi pugliesi in quindici anni di impegno durissimo e oggi abbiamo ripercorso tutto quello che è accaduto. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto come me e più di me in questi anni. Le campagne elettorali raccontano una storia, parlano delle cose che stanno avvenendo e che avverranno. Se gli altri sono capaci di salire su un palco e raccontare una storia, bene, ma se non sono capaci non cerchino altri mezzi. Perché le campagne elettorali si vincono portando la propria storia e immaginando il futuro insieme a milioni di pugliesi”.
“Siamo qui per chiedere l’unità del centro sinistra - ha detto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci - e che Michele Emiliano possa svolgere il suo compito nel migliore dei modi. L’avversario è altrove, non è il centro sinistra, abbiamo l’obbligo di continuare a portare avanti i nostri programmi e stare insieme”.
“Qui c’è la famiglia del centro sinistra – ha detto il Sindaco di Bari Antonio Decaro – oggi sento lo stesso fermento di quando conobbi Michele Emiliano quindici anni fa. La Puglia chiede a Michele Emiliano di continuare il suo lavoro, un lavoro che non è finito. Oggi comincia la campagna elettorale. Emiliano in questi anni ha restituito a questa città e a questa regione un futuro”.
“Sono diventato il sindaco dei sindaci, come dice qualcuno, - ha aggiunto Decaro dal palco - grazie all'esperienza che ho fatto in quegli anni. Perché tu, Michele, ci hai insegnato a mettere l'interesse di tutti rispetto all'interesse personale, l'interesse degli altri rispetto anche alle elezioni, al consenso. A pochi mesi dalle elezioni per il tuo secondo mandato, rispetto all'installazione delle telecamere e delle strisce blu a Bari Vecchia, tu mi dicesti: Antonio se è la cosa giusta vai avanti, continua. Anche se qualcuno penserà che sei un pazzo, anche se ti stai mettendo contro i poteri forti, anche se ti diranno ‘non si può fare, non ci riuscirai, è impossibile’. Ci hai insegnato che nessuna storia è già scritta, la possiamo scrivere noi. Come l'abbiamo scritta in questi quindici anni, tutti insieme, con l'aiuto delle donne e degli uomini che ci hanno accompagnato in questo percorso. Sarà ancora una volta cosi. Se vale la pena rischiare, io ci metto anche il mio ultimo frammento di cuore. Io sono qui, Michele, perché voglio metterci l'ultimo frammento di cuore”.
LA REPLICA A SALVINI - "Non avrai pace Salvini, fino a che io sarò presidente di questa Regione, ti inseguirò con le parole, ovunque", ha dichiarato Emiliano aprendo la campagna elettorale, rispondendo all'ex ministro dell'Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri da piazza San Giovanni ha citato esplicitamente il governatore pugliese chiedendo di mandarlo a casa. Oggi Emiliano lo definisce "energumeno in mutande su una spiaggia".
"Non è mai successo in natura - ha aggiunto Emiliano - che uno, bevendo mojito e insultando la gente, possa migliorare la qualità della vita delle persone, tanto più del Mezzogiorno, cioè di quelli che fino a qualche settimana fa considerava dei puzzolenti". "A me va benissimo che uno sia di centrodestra se lavora con noi condividendo il nostro programma, - ha concluso - ma non mi sta bene se da una sede esca con l'idea di menare qualcuno. Quello si chiama fascismo e noi siamo antifascisti".
PCE: "PRONTI A CONTINUARE CON IL BUON GOVERNO" - “Siamo la Puglia delle persone, dei loro diritti, dei loro bisogni. Siamo una grande comunità dove non ci interessa sapere da dove vieni, ma vogliamo solo sapere dove possiamo andare insieme. E noi vogliamo proseguire con Michele Emiliano. Il nostro presidente, il presidente di tutti, il presidente che ha reso la nostra terra unica, dal Gargano al Salento. E non è un caso se sul palco siano salite le comunità, i sindaci che ogni giorno contribuiscono a rendere migliore la nostra bellissima regione. Perché la nostra terra è fatta di tante piccole e straordinarie storie, di chi sa amministrare servendo lo Stato e rispettando la Costituzione Italiana".
"Da oggi inizia dunque la nostra campagna elettorale, il racconto puntuale di ciò che abbiamo fatto e di tutto ciò che potremo ancora fare. Sempre e solo nell’esclusivo interesse della Puglia e dei pugliesi. Noi siamo pronti a un programma chiaro, di coalizione che dimostri con numeri e fatti concreti che noi del centrosinistra sappiamo, e ormai da diversi anni, governare. Il resto sono solo chiacchiere di chi non ha argomenti, se non il soffio delle bufale e dei populismi”. Così il gruppo regionale La Puglia con Emiliano, i consiglieri Paolo Pellegrino, Alfonso Pisicchio e Giuseppe Turco.