Incontro tra normale e sublime, Solfrizzi incanta l’Abeliano di Bari con “Roger”


di FRANCESCO BRESCIA - Una prova attoriale che non stupisce per chi conosce l’attore pugliese, ma che ammalia, coinvolge, affascina per il suo eclettismo, la sua capacità di alternare, dosare, miscelare toni riflessivi, introspettivi a sfumature e tratti goliardici, leggeri, vernacolari. Parliamo di Emilio Solfrizzi, in scena fino al 27 ottobre al Nuovo Teatro Abeliano di Bari, con il monologo “Roger” scritto da Umberto Marino con lo stesso Solfrizzi e prodotto da Argot.

Il direttore artistico del Nuovo Teatro Abeliano, l’attore barese Vito Signorile, ha nuovamente fatto centro con uno spettacolo che ha registrato, in ogni serata, il tutto esaurito oltre che apprezzamenti da stampa e pubblico. Nozioni semi-serie delle tecniche del tennis per spiegare la vita, l’incapacità umana di superare talvolta certi ostacoli insormontabili, ma anche la soddisfazione nel provarci e, spesso, di riuscire a incamerare punti. Fatiche e smacchi, ma anche tentativi e vittorie. Un dialogo con sé stesso, con l’avversario che non arriva, coi propri limiti e con le personali ambizioni.

Qualche guizzo linguistico territoriale, a cui il pubblico pugliese è affezionato e legato particolarmente, ha poi accentuato la capacità ammaliante e comica dell’artista. Lo spettacolo andrà ancora in replica questa sera, giovedì 24 ottobre, alle 21, e venerdì e sabato 25 e 26 ottobre, sempre alle 21, e domenica 27 ottobre alle 18 al Teatro di via Padre Massimiliano Kolbe a Bari. Infoline: 0805427678.