di VITTORIO POLITO - La Wip Edizioni ha pubblicato in questi giorni il volume di Mariagrazia Raffaeli e Marisa Valente “A scuola con Socrate tra ricerca e didattica”, con prefazione di Luca Mori e copertina di Nicoletta de Candia.
Il testo vuole essere il lavoro di una maestra e di una formatrice che da anni condividono la loro passione per la filosofia con gli alunni della scuola primaria.
Diceva Aristotele «Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia», la meraviglia che si trasforma nei bambini, con la continua ricerca della verità , proprio come i filosofi. Insomma ci troviamo di fronte al “bambino-filosofo”, che cerca la “verità ” con le sue domande intese a dare senso e significato alle cose: a ciò che vede, sente, vive.
Le autrici, che hanno già pubblicato altre opere, hanno suddiviso il volume in quattro parti “Io, il mondo e la scuola”, “Verso una didattica alternativa”, “Filosofia e miti” e “Il progetto didattico: la parola ai miti”. In sostanza il testo si snoda in un originale percorso filosofico per i bambini che li coinvolge anche a fare nuove esperienze in compagnia dei docenti alla ricerca di nuove conoscenze.
“Il compito dell’insegnante o del formatore che introducono all’avventura filosofica – scrive Luca Mori nella prefazione – non sarà quello di suggerire risposte , né quello di fare la (propria) morale, bensì quello di accompagnare i gruppi a sporgersi oltre a quel che già sanno o pensano di sapere, con il linguaggio di cui dispongono, per mettere in relazione intuizioni, ipotesi e pensieri mai pensati prima, con la pazienza di cogliere sintonie e contraddizioni tra le diverse voci e con il gusto di ascoltare idee differenti dalla propria”.
Un libro interessante e istruttivo, non solo per i discenti, ma anche per i genitori per i quali è stato predisposto un questionario che li esorta ad uscire dalla caverna dell’iperprotezionismo e dalla loro tendenza ad anteporre sempre la loro volontà a quella dei propri figli.
Un plauso alle autrici che “accompagnano” i bambini a pensare autonomamente e da “grandi” in cerca della verità e della felicità .
Il testo vuole essere il lavoro di una maestra e di una formatrice che da anni condividono la loro passione per la filosofia con gli alunni della scuola primaria.
Diceva Aristotele «Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia», la meraviglia che si trasforma nei bambini, con la continua ricerca della verità , proprio come i filosofi. Insomma ci troviamo di fronte al “bambino-filosofo”, che cerca la “verità ” con le sue domande intese a dare senso e significato alle cose: a ciò che vede, sente, vive.
Le autrici, che hanno già pubblicato altre opere, hanno suddiviso il volume in quattro parti “Io, il mondo e la scuola”, “Verso una didattica alternativa”, “Filosofia e miti” e “Il progetto didattico: la parola ai miti”. In sostanza il testo si snoda in un originale percorso filosofico per i bambini che li coinvolge anche a fare nuove esperienze in compagnia dei docenti alla ricerca di nuove conoscenze.
“Il compito dell’insegnante o del formatore che introducono all’avventura filosofica – scrive Luca Mori nella prefazione – non sarà quello di suggerire risposte , né quello di fare la (propria) morale, bensì quello di accompagnare i gruppi a sporgersi oltre a quel che già sanno o pensano di sapere, con il linguaggio di cui dispongono, per mettere in relazione intuizioni, ipotesi e pensieri mai pensati prima, con la pazienza di cogliere sintonie e contraddizioni tra le diverse voci e con il gusto di ascoltare idee differenti dalla propria”.
Un libro interessante e istruttivo, non solo per i discenti, ma anche per i genitori per i quali è stato predisposto un questionario che li esorta ad uscire dalla caverna dell’iperprotezionismo e dalla loro tendenza ad anteporre sempre la loro volontà a quella dei propri figli.
Un plauso alle autrici che “accompagnano” i bambini a pensare autonomamente e da “grandi” in cerca della verità e della felicità .