(foto d'archivio) |
Gli inquirenti hanno fatto il loro lavoro e adesso la giustizia farà il suo corso, ma la nostra comunità subisce, ancora una volta, una sconfitta. Perché non ci sono altre parole per descrivere il sentimento che si prova nel sapere che cinque ragazzi, una sera d’estate, decidono di aggredire e picchiare ferocemente senza motivo un ragazzino che stava semplicemente camminando sulla spiaggia di Palese.
Ciascuno è responsabile delle azioni che commette, questo deve essere chiaro, ma il fatto che gli aggressori siano anch’essi molto giovani chiama direttamente in causa il mondo degli adulti e la nostra intera comunità che dovrebbe assumersi il ruolo di comunità educante, a partire dall'esempio, nei confronti dei più piccoli, e invece spesso trova più facile giustificare o derubricare a ragazzate comportamenti inaccettabili e violenti le cui conseguenze possono rivelarsi gravissime.
Da sindaco, da padre, da cittadino sento la responsabilità di lanciare un appello a tutte le famiglie, a tutti gli adulti affinché accompagnino i propri figli in un percorso di crescita che deve riguardare la costruzione di una coscienza civile e morale e la comprensione dei valori a fondamento della convivenza, in primo luogo il rispetto per l'altro, il rispetto delle regole e la capacità di provare empatia”.Posta in arrivo