BARI - Si è fermato a 25mila il contatore dei visitatori di PhEST - See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte - realizzato con il patrocinio della Regione Puglia - Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, del Comune di Monopoli, di Puglia Promozione e dell’Apulia Film Commission, oltre che diversi piccoli sponsor privati - che ha chiuso la sua quarta edizione a Monopoli lo scorso 3 novembre dopo due mesi di esposizione su un tema, Religioni e Miti, non semplice da affrontare ma in grado di suscitare importanti riflessioni attraverso un percorso immersivo nelle trasformazioni del mondo grazie ai lavori dei grandi maestri della fotografia e dei giovani talenti emergenti selezionati.
Niente paura però, quello di PhEST è solo un arrivederci al prossimo. Gli organizzatori guidati da Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo hanno già scelto il tema che sarà al centro della prossima edizione e stanno già lavorando per portare la loro magia fotografica nuovamente in Puglia dove quest'anno hanno registrato numeri da capogiro.
17 mostre, 30 artisti, 1 fotografo e 3 street artist in residenza, 395 foto esposte, 5 videoinstallazioni, 6 location (3 interne: Palazzo Palmieri, Castello Carlo V e Chiesa di San Salvatore; 3 esterne: Muraglia di Porta Vecchia, Porto Vecchio, Lungomare Santa Maria), 2 progetti speciali, 7 artisti presenti nelle giornate inaugurali, 8 visite guidate con gli artisti, 6 giornalisti e photo-editor presenti alle 12 letture portfolio gratuite, 6 talk e incontri, 4 proiezioni serali di cui 3 in collaborazione con Sky Arte, un concerto con i C’mon Tigre e 2 DJ set.
Per non parlare del social dove è stato registrato un incremento del 35% tra gli utenti di Instagram mentre la pagina Fb ha raggiunto quota 10mila followers. I 140 post di questi mesi sono stati visualizzati 3.110.981 volte e hanno raggiunto 1.384.461 singoli utenti. Contestualmente l’hashtag #phest2019 è stato usato in 1.139 post su Instagram.
Visite guidate in inglese e italiano, visite di gruppo, la possibilità di sperimentare la visione dal mare grazie alla collaborazione con Gozzovigliando, visite guidate a cura degli artisti, agevolazioni per le scuole e gli studenti, hanno reso PhEST un vero polo attrattivo. Per non parlare del grande successo della partnership con Trenitalia che ha portato a Monopoli tantissimi visitatori che hanno goduto di un biglietto ridotto alle mostre e aiutato l'ambiente scegliendo di muoversi in treno.
«Ancora una volta PhEST ha dimostrato di saper affrontare attraverso la fotografia temi delicati come "Religioni e Miti" scelto per questa edizione e di condurre i suoi visitatori in un percorso di riflessione sulla realtà quotidiana in cui viviamo. Siamo fieri di aver scommesso su questo progetto che da quattro anni arricchisce la Puglia con opere di artisti di fama internazionale che scelgono di esporre qui le loro opere - commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Un progetto che coinvolge dal basso i cittadini in un processo di partecipazione e creatività che rende questo evento unico anche dal punto di vista sociale, intrecciando le espressioni più autentiche della nostra terra. A Monopoli, da settembre a novembre, migliaia di persone hanno visitato la mostra, dimostrando che la nostra politica di destagionalizzazione funziona e deve continuare a funzionare».
PhEST propone inoltre ogni anno un progetto speciale site specific commissionato ad un fotografo appositamente selezionato dal direttore artistico e dalla curatrice fotografica per lasciare un'eredità al territorio che annualmente sceglie di sostenerli e ospitarli. Un archivio su e per il territorio creato di anno in anno con l’obiettivo di ripensare costantemente l’immaginario visuale, lasciando una traccia continua del presente.
«Grazie al PhEST Monopoli si pone al centro del Mediterraneo, confermando la sua vocazione di crocevia di popoli, dando voce alla sua comunità, e consegnando ai suoi visitatori il racconto della realtà attraverso una lente sempre nuova. Quest’anno gli artisti si sono misurati su un tema molto sentito e attuale e il pubblico, sempre più vasto, ha risposto con entusiasmo. Abbiamo vinto ancora una volta la nostra scommessa. Con questo evento la Regione Puglia punta quindi non solo alla diffusione della cultura ma anche alla valorizzazione del patrimonio immenso che la città di Monopoli custodisce. Vedere migliaia visitatori e turisti ammirare le bellezze del centro storico e le suggestive location del festival, da settembre a novembre, è la riprova che siamo sulla strada giusta e che la nostra strategia Puglia365 dà ottimi risultati» commenta l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone.
«Nelle nostre intenzioni sin da subito c'era l'intenzione di creare un linguaggio del contemporaneo derivante dal territorio che diventasse nel tempo un archivio fotografico della Puglia - spiega Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST -. Ci stiamo riuscendo non solo con le opere dei fotografi ma anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento dei pugliesi anche attraverso i contest che ogni anno sono sempre più seguiti. Pensate al progetto "Archivio di Famiglia" dello scorso anno nato da noi e poi replicato anche in altri comuni pugliesi. O al #tagyourgod di quest'anno che ha raccolto circa 800 foto. Per noi è bellissimo vedere una comunità che si lega e cresce attorno alla fotografia riscoprendo le sue tradizioni e la sua cultura e trasponendole in chiave moderna».
E proprio uno di questi progetti, "I Gladiatori di Nettuno", primo incarico sul territorio pugliese affidato da PhEST nella sua prima edizione al fotografo Piero Martinello che ha immortalato i volti dei pescatori di Monopoli, segnati dal sole, dal mare, dal vento, dal continuo rapporto e contatto con la natura, conservando alcuni degli elementi identitari più forti della città, è stato scelto dal Comune di Monopoli per arredare in modo permanente la nuova sala della Biblioteca Rendella che verrà inaugurata il prossimo 11 novembre.
Niente paura però, quello di PhEST è solo un arrivederci al prossimo. Gli organizzatori guidati da Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo hanno già scelto il tema che sarà al centro della prossima edizione e stanno già lavorando per portare la loro magia fotografica nuovamente in Puglia dove quest'anno hanno registrato numeri da capogiro.
17 mostre, 30 artisti, 1 fotografo e 3 street artist in residenza, 395 foto esposte, 5 videoinstallazioni, 6 location (3 interne: Palazzo Palmieri, Castello Carlo V e Chiesa di San Salvatore; 3 esterne: Muraglia di Porta Vecchia, Porto Vecchio, Lungomare Santa Maria), 2 progetti speciali, 7 artisti presenti nelle giornate inaugurali, 8 visite guidate con gli artisti, 6 giornalisti e photo-editor presenti alle 12 letture portfolio gratuite, 6 talk e incontri, 4 proiezioni serali di cui 3 in collaborazione con Sky Arte, un concerto con i C’mon Tigre e 2 DJ set.
Per non parlare del social dove è stato registrato un incremento del 35% tra gli utenti di Instagram mentre la pagina Fb ha raggiunto quota 10mila followers. I 140 post di questi mesi sono stati visualizzati 3.110.981 volte e hanno raggiunto 1.384.461 singoli utenti. Contestualmente l’hashtag #phest2019 è stato usato in 1.139 post su Instagram.
Visite guidate in inglese e italiano, visite di gruppo, la possibilità di sperimentare la visione dal mare grazie alla collaborazione con Gozzovigliando, visite guidate a cura degli artisti, agevolazioni per le scuole e gli studenti, hanno reso PhEST un vero polo attrattivo. Per non parlare del grande successo della partnership con Trenitalia che ha portato a Monopoli tantissimi visitatori che hanno goduto di un biglietto ridotto alle mostre e aiutato l'ambiente scegliendo di muoversi in treno.
«Ancora una volta PhEST ha dimostrato di saper affrontare attraverso la fotografia temi delicati come "Religioni e Miti" scelto per questa edizione e di condurre i suoi visitatori in un percorso di riflessione sulla realtà quotidiana in cui viviamo. Siamo fieri di aver scommesso su questo progetto che da quattro anni arricchisce la Puglia con opere di artisti di fama internazionale che scelgono di esporre qui le loro opere - commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Un progetto che coinvolge dal basso i cittadini in un processo di partecipazione e creatività che rende questo evento unico anche dal punto di vista sociale, intrecciando le espressioni più autentiche della nostra terra. A Monopoli, da settembre a novembre, migliaia di persone hanno visitato la mostra, dimostrando che la nostra politica di destagionalizzazione funziona e deve continuare a funzionare».
PhEST propone inoltre ogni anno un progetto speciale site specific commissionato ad un fotografo appositamente selezionato dal direttore artistico e dalla curatrice fotografica per lasciare un'eredità al territorio che annualmente sceglie di sostenerli e ospitarli. Un archivio su e per il territorio creato di anno in anno con l’obiettivo di ripensare costantemente l’immaginario visuale, lasciando una traccia continua del presente.
«Grazie al PhEST Monopoli si pone al centro del Mediterraneo, confermando la sua vocazione di crocevia di popoli, dando voce alla sua comunità, e consegnando ai suoi visitatori il racconto della realtà attraverso una lente sempre nuova. Quest’anno gli artisti si sono misurati su un tema molto sentito e attuale e il pubblico, sempre più vasto, ha risposto con entusiasmo. Abbiamo vinto ancora una volta la nostra scommessa. Con questo evento la Regione Puglia punta quindi non solo alla diffusione della cultura ma anche alla valorizzazione del patrimonio immenso che la città di Monopoli custodisce. Vedere migliaia visitatori e turisti ammirare le bellezze del centro storico e le suggestive location del festival, da settembre a novembre, è la riprova che siamo sulla strada giusta e che la nostra strategia Puglia365 dà ottimi risultati» commenta l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone.
«Nelle nostre intenzioni sin da subito c'era l'intenzione di creare un linguaggio del contemporaneo derivante dal territorio che diventasse nel tempo un archivio fotografico della Puglia - spiega Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST -. Ci stiamo riuscendo non solo con le opere dei fotografi ma anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento dei pugliesi anche attraverso i contest che ogni anno sono sempre più seguiti. Pensate al progetto "Archivio di Famiglia" dello scorso anno nato da noi e poi replicato anche in altri comuni pugliesi. O al #tagyourgod di quest'anno che ha raccolto circa 800 foto. Per noi è bellissimo vedere una comunità che si lega e cresce attorno alla fotografia riscoprendo le sue tradizioni e la sua cultura e trasponendole in chiave moderna».
E proprio uno di questi progetti, "I Gladiatori di Nettuno", primo incarico sul territorio pugliese affidato da PhEST nella sua prima edizione al fotografo Piero Martinello che ha immortalato i volti dei pescatori di Monopoli, segnati dal sole, dal mare, dal vento, dal continuo rapporto e contatto con la natura, conservando alcuni degli elementi identitari più forti della città, è stato scelto dal Comune di Monopoli per arredare in modo permanente la nuova sala della Biblioteca Rendella che verrà inaugurata il prossimo 11 novembre.