BARI - “Riteniamo un grande risultato la decisione degli assessori Pisicchio e Giannini di sospendere l’iter del nuovo disegno di legge sugli alloggi popolari che, come abbiamo più volte sottolineato, ci sembrava a tutti gli effetti una sanatoria per gli occupanti abusivi. A quanto pare avevamo ragione, visto che si sta lavorando a modifiche del testo così importanti da non richiedere semplici emendamenti, ma addirittura una nuova norma. Ora attendiamo il testo modificato sperando che vengano eliminate le numerose criticità presenti in quello esaminato finora”. Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia a margine della seduta della V Commissione in cui si sono tenute le audizioni di sindacati e associazioni sulla proposta di riforma della legge in materia di Edilizia Residenziale Pubblica.
Nel disegno di legge era previsto che i Comuni potessero consentire agli occupanti abusivi di partecipare al bando per l’assegnazione di un alloggio popolare purché ne avessero i requisiti; non avessero sottratto l’alloggio ad altro beneficiario mediante violazione di domicilio e non avessero ricevuto condanne penali.
“In pratica - continua la pentastellata - si prova a contenere il fenomeno dell’abusivismo andando a premiare chi ha occupato, mentre i cittadini onesti possono aspettare. Se l’occupante fosse risultato vincitore, infatti, avrebbe potuto mettersi in regola pagando anche i canoni arretrati ma, cosa ancora più grave, se non si fosse collocato utilmente in graduatoria sarebbe potuto rimanere nell’alloggio con contratto di locazione a canone concordato determinato nella fascia minima dell’accordo locale sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Ci convince ancora meno il potere discrezionale dato ai Comuni nello scegliere chi potesse partecipare al bando, che rischiava di diventare uno strumento da campagna elettorale”.
Altra criticità evidenziata dai pentastellati è quella che riguarda le attività di verifica del reddito degli assegnatari.
“Invece di inviare raccomandate con apposita richiesta di trasmissione della documentazione - spiega Laricchia - si potrebbe prevedere che siano gli assegnatari a inviare annualmente la dichiarazione ISEE per avere una verifica automatica o, meglio ancora, incrociare le banche dati di Arca e Inps. In questo modo otterremmo un risparmio economico e dati certi. Per risolvere alcune criticità economico - patrimoniali delle ARCA ritengo sia necessaria una maggiore e più proficua interlocuzione tra l’Agenzia, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate e per questo ho garantito il massimo impegno. Auspico che queste e altre problematiche vengano corrette nel nuovo testo, coinvolgendo nella sua redazione tutte quelle associazioni escluse fino a questo momento. Norma che speriamo ci venga illustrata dagli assessori competenti, oggi a Roma per impegni istituzionali, perché riteniamo debba passare un messaggio politico chiaro: non si può premiare chi ha occupato abusivamente un alloggio popolare a scapito di chi pazientemente da anni aspetta lo scorrimento delle graduatorie”.
Nel disegno di legge era previsto che i Comuni potessero consentire agli occupanti abusivi di partecipare al bando per l’assegnazione di un alloggio popolare purché ne avessero i requisiti; non avessero sottratto l’alloggio ad altro beneficiario mediante violazione di domicilio e non avessero ricevuto condanne penali.
“In pratica - continua la pentastellata - si prova a contenere il fenomeno dell’abusivismo andando a premiare chi ha occupato, mentre i cittadini onesti possono aspettare. Se l’occupante fosse risultato vincitore, infatti, avrebbe potuto mettersi in regola pagando anche i canoni arretrati ma, cosa ancora più grave, se non si fosse collocato utilmente in graduatoria sarebbe potuto rimanere nell’alloggio con contratto di locazione a canone concordato determinato nella fascia minima dell’accordo locale sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Ci convince ancora meno il potere discrezionale dato ai Comuni nello scegliere chi potesse partecipare al bando, che rischiava di diventare uno strumento da campagna elettorale”.
Altra criticità evidenziata dai pentastellati è quella che riguarda le attività di verifica del reddito degli assegnatari.
“Invece di inviare raccomandate con apposita richiesta di trasmissione della documentazione - spiega Laricchia - si potrebbe prevedere che siano gli assegnatari a inviare annualmente la dichiarazione ISEE per avere una verifica automatica o, meglio ancora, incrociare le banche dati di Arca e Inps. In questo modo otterremmo un risparmio economico e dati certi. Per risolvere alcune criticità economico - patrimoniali delle ARCA ritengo sia necessaria una maggiore e più proficua interlocuzione tra l’Agenzia, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate e per questo ho garantito il massimo impegno. Auspico che queste e altre problematiche vengano corrette nel nuovo testo, coinvolgendo nella sua redazione tutte quelle associazioni escluse fino a questo momento. Norma che speriamo ci venga illustrata dagli assessori competenti, oggi a Roma per impegni istituzionali, perché riteniamo debba passare un messaggio politico chiaro: non si può premiare chi ha occupato abusivamente un alloggio popolare a scapito di chi pazientemente da anni aspetta lo scorrimento delle graduatorie”.
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