ROMA - "Quali iniziative intendano intraprendere i ministri competenti “per evitare uno sperpero di denaro pubblico nella realizzazione di un delfinario che non potrà essere utilizzato”. Lo chiede l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, in un’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Ambiente sull’annunciata realizzazione a Messina, grazie a una convenzione fra il Ministero della Salute e l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, di un delfinario dove bambini con problemi potranno avvalersi della cosiddetta “delfino-terapia” presso l’Ircss-Piemonte Centro Neurolesi Bonino Pulejo.
“All’iniziativa pubblica di presentazione, a Messina, come si legge nelle cronache locali e come annunciato dalla locandina - prosegue il testo - era presente il funzionario Domenico Monteleone del Ministero della Salute, Ufficio VIII alimentazione animale, della Direzione generale Sanità animale e Farmaci Veterinari. La convenzione di cui sopra appare in contrasto con le linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con Animali (IAA), approvate dal ministero della Sanità , che puntualizzano: “Gli animali impiegati negli Interventi assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo e non a specie selvatiche”.
Peraltro, “studi scientifici dimostrano come il nuoto con i delfini di individui con deficit neurologici, o di soggetti affetti da patologie fisiche di varia natura, non produca effetti che non possano essere ottenuti con terapie cliniche o con progetti innovativi realizzati grazie alle nuove tecnologie (come quelle relative alla realtà virtuale) ed evidenziano rischi sanitari e problemi di sicurezza: i delfini, anche quando nati in cattività , rimangono animali selvatici e sono stati documentati più casi di aggressione nelle attività di nuoto, probabilmente causati anche dell’impossibilità di sottrarsi al contatto con le persone”.
Inoltre, “il D.M. Ambiente, Salute, Politiche Agricole Alimentari e Forestali 20 dicembre 2017 che autorizzava il contatto tra pubblico e delfini è stato sospeso dal TAR del Lazio il 10.5.2019 su istanza della LAV, sentenza confermata dal Consiglio di Stato il 26.7.2019 con Ordinanza n. 3821". Quindi il nuoto con i delfini non è consentito.
“All’iniziativa pubblica di presentazione, a Messina, come si legge nelle cronache locali e come annunciato dalla locandina - prosegue il testo - era presente il funzionario Domenico Monteleone del Ministero della Salute, Ufficio VIII alimentazione animale, della Direzione generale Sanità animale e Farmaci Veterinari. La convenzione di cui sopra appare in contrasto con le linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con Animali (IAA), approvate dal ministero della Sanità , che puntualizzano: “Gli animali impiegati negli Interventi assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo e non a specie selvatiche”.
Peraltro, “studi scientifici dimostrano come il nuoto con i delfini di individui con deficit neurologici, o di soggetti affetti da patologie fisiche di varia natura, non produca effetti che non possano essere ottenuti con terapie cliniche o con progetti innovativi realizzati grazie alle nuove tecnologie (come quelle relative alla realtà virtuale) ed evidenziano rischi sanitari e problemi di sicurezza: i delfini, anche quando nati in cattività , rimangono animali selvatici e sono stati documentati più casi di aggressione nelle attività di nuoto, probabilmente causati anche dell’impossibilità di sottrarsi al contatto con le persone”.
Inoltre, “il D.M. Ambiente, Salute, Politiche Agricole Alimentari e Forestali 20 dicembre 2017 che autorizzava il contatto tra pubblico e delfini è stato sospeso dal TAR del Lazio il 10.5.2019 su istanza della LAV, sentenza confermata dal Consiglio di Stato il 26.7.2019 con Ordinanza n. 3821". Quindi il nuoto con i delfini non è consentito.
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