BARI - "Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie" è il nuovo avviso pubblico di Antimafia sociale che promuove attività che si prefiggono di incidere significativamente sul contrasto non repressivo alla criminalità organizzata.
“Le mafie inquinano le relazioni sociali ed economiche – spiega il presidente Emiliano - alimentano un sistema di welfare criminale capace di insinuarsi nei territori con l'intento di sostituirsi alle istituzioni. Ed è per questo che bisogna attivare gli anticorpi sociali, diffondere i valori della legalità della giustizia sociale, da contrapporre alla cultura della violenza, della sopraffazione e del ricatto. La lotta alle mafie è innanzitutto un processo culturale di educazione e autoeducazione alla legalità del Noi. Occorre perciò rafforzare il "senso di comunità" e la "percezione del sé" come cittadini attivi, legando il tema della legalità con quello della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Con questo enorme investimento per progetti di promozione della legalità e con il Piano triennale la Puglia diventa un riferimento per le politiche antimafia: non posso non ricordare con infinita gratitudine Stefano Fumarulo, che ha gettato le perché tutto questo divenisse realtà”.
Le attività che promuove questo avviso pubblico coinvolgono i giovani in progetti di rigenerazione urbana e sociale attraverso il riuso dei beni confiscati alle mafie. Le attività laboratoriali si sviluppano in linguaggi artistici capaci di valorizzare esperienze morali, ma anche in laboratori di inclusione sociale e di cittadinanza attiva e di salvaguardia del territorio.
L'avviso si rivolge agli enti del terzo settore che abbiano una sede operativa in Puglia. La dotazione finanziaria è pari a 1.500.000 euro. Ogni progetto può essere finanziato a partire da 20mila euro sino ad un massimo di 50mila euro.
Le attività avranno una durata temporale di 18 mesi. Le proposte progettuali possono essere presentate a partire dal giorno seguente la pubblicazione sul BURP.
È inoltre partita la consultazione on line nell’ambito del Piano triennale della prevenzione della criminalità e per il rafforzamento della responsabilità sociale che attua il Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza e che è uno strumento di programmazione in tema di Antimafia sociale. Gli esiti della consultazione saranno elaborati e integrati nella bozza di piano che poi sarà oggetto di un secondo livello di consultazione diretto alle istituzioni (info su https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/prevenzione-sociale)
Il Piano triennale, in coerenza con il programma di governo, ha tra le proprie finalità la diffusione e la promozione alla co-responsabilità, come senso dell’agire civile e di uno stile di vita eticamente orientato al rispetto dei valori della Costituzione quale presupposto su cui costruire la società del domani. La coesione sociale, il riconoscimento dei diritti civili, lo sviluppo economico di un paese e di una nazione, possono essere raggiunti solo attraverso un buon livello di istruzione e formazione, capace di formare cittadini liberi, attivi e responsabili.
“Stiamo costruendo il Piano triennale della Regione – spiega il presidente Emiliano - con la forza delle idee di chi da sempre si impegna contro le mafie, attraverso un discorso collettivo, corale che parte innanzitutto dai territori, dall’impegno civile di tanti amministratori, sindaci, associazioni, parrocchie, insegnanti. Da quelle pratiche sociali che tutti giorni sono in prima linea nel contrasto al disagio e all’emarginazione, che diventano spesso il vivaio di un reclutamento soprattutto giovanile da parte della criminalità. Ecco, questo Piano deve servire a sostenere con azioni concrete, quella antimafia sociale diffusa che è un cammino culturale, sociale ed educativo”.
Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili, consente l’acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità, contrasta tutte le forme di violenza all’umanità, comprese le più preoccupanti forme di violenze giovanili (bullismo, cyber bullismo, gang giovanili).
Garantire politiche per la legalità e la sicurezza può consentire di orientare la cittadinanza e, in particolare, i giovani, alla partecipazione alla vita sociale, sviluppando la concezione del diritto come espressione del patto sociale e valorizzando la nozione di interesse comune.
Le finalità del documento programmatico sono:
- delineare una strategia di intervento di medio periodo per la politica regionale in materia di prevenzione della criminalità, condivisa e partecipata, integrata e multi-settoriale, attivando percorsi di valutazione periodica dei risultati raggiunti, con eventuale rivisitazione degli obiettivi;
- rafforzare il coordinamento fra le diverse politiche regionali sul tema della prevenzione della criminalità, ottimizzando l’utilizzo degli strumenti e dei fondi europei, nazionali e regionali ed evitando la frammentazione e duplicazione degli interventi;
- potenziare il sistema della governance regionale sul tema della prevenzione della criminalità mediante azioni di coordinamento con il sistema degli Enti locali, le altre istituzioni pubbliche, il partenariato economico-sociale e la società civile per la definizione ed il consolidamento a livello regionale di una programmazione concertata rispondente ai bisogni dei diversi territori.
“Le mafie inquinano le relazioni sociali ed economiche – spiega il presidente Emiliano - alimentano un sistema di welfare criminale capace di insinuarsi nei territori con l'intento di sostituirsi alle istituzioni. Ed è per questo che bisogna attivare gli anticorpi sociali, diffondere i valori della legalità della giustizia sociale, da contrapporre alla cultura della violenza, della sopraffazione e del ricatto. La lotta alle mafie è innanzitutto un processo culturale di educazione e autoeducazione alla legalità del Noi. Occorre perciò rafforzare il "senso di comunità" e la "percezione del sé" come cittadini attivi, legando il tema della legalità con quello della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Con questo enorme investimento per progetti di promozione della legalità e con il Piano triennale la Puglia diventa un riferimento per le politiche antimafia: non posso non ricordare con infinita gratitudine Stefano Fumarulo, che ha gettato le perché tutto questo divenisse realtà”.
Le attività che promuove questo avviso pubblico coinvolgono i giovani in progetti di rigenerazione urbana e sociale attraverso il riuso dei beni confiscati alle mafie. Le attività laboratoriali si sviluppano in linguaggi artistici capaci di valorizzare esperienze morali, ma anche in laboratori di inclusione sociale e di cittadinanza attiva e di salvaguardia del territorio.
L'avviso si rivolge agli enti del terzo settore che abbiano una sede operativa in Puglia. La dotazione finanziaria è pari a 1.500.000 euro. Ogni progetto può essere finanziato a partire da 20mila euro sino ad un massimo di 50mila euro.
Le attività avranno una durata temporale di 18 mesi. Le proposte progettuali possono essere presentate a partire dal giorno seguente la pubblicazione sul BURP.
È inoltre partita la consultazione on line nell’ambito del Piano triennale della prevenzione della criminalità e per il rafforzamento della responsabilità sociale che attua il Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza e che è uno strumento di programmazione in tema di Antimafia sociale. Gli esiti della consultazione saranno elaborati e integrati nella bozza di piano che poi sarà oggetto di un secondo livello di consultazione diretto alle istituzioni (info su https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/prevenzione-sociale)
Il Piano triennale, in coerenza con il programma di governo, ha tra le proprie finalità la diffusione e la promozione alla co-responsabilità, come senso dell’agire civile e di uno stile di vita eticamente orientato al rispetto dei valori della Costituzione quale presupposto su cui costruire la società del domani. La coesione sociale, il riconoscimento dei diritti civili, lo sviluppo economico di un paese e di una nazione, possono essere raggiunti solo attraverso un buon livello di istruzione e formazione, capace di formare cittadini liberi, attivi e responsabili.
“Stiamo costruendo il Piano triennale della Regione – spiega il presidente Emiliano - con la forza delle idee di chi da sempre si impegna contro le mafie, attraverso un discorso collettivo, corale che parte innanzitutto dai territori, dall’impegno civile di tanti amministratori, sindaci, associazioni, parrocchie, insegnanti. Da quelle pratiche sociali che tutti giorni sono in prima linea nel contrasto al disagio e all’emarginazione, che diventano spesso il vivaio di un reclutamento soprattutto giovanile da parte della criminalità. Ecco, questo Piano deve servire a sostenere con azioni concrete, quella antimafia sociale diffusa che è un cammino culturale, sociale ed educativo”.
Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili, consente l’acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità, contrasta tutte le forme di violenza all’umanità, comprese le più preoccupanti forme di violenze giovanili (bullismo, cyber bullismo, gang giovanili).
Garantire politiche per la legalità e la sicurezza può consentire di orientare la cittadinanza e, in particolare, i giovani, alla partecipazione alla vita sociale, sviluppando la concezione del diritto come espressione del patto sociale e valorizzando la nozione di interesse comune.
Le finalità del documento programmatico sono:
- delineare una strategia di intervento di medio periodo per la politica regionale in materia di prevenzione della criminalità, condivisa e partecipata, integrata e multi-settoriale, attivando percorsi di valutazione periodica dei risultati raggiunti, con eventuale rivisitazione degli obiettivi;
- rafforzare il coordinamento fra le diverse politiche regionali sul tema della prevenzione della criminalità, ottimizzando l’utilizzo degli strumenti e dei fondi europei, nazionali e regionali ed evitando la frammentazione e duplicazione degli interventi;
- potenziare il sistema della governance regionale sul tema della prevenzione della criminalità mediante azioni di coordinamento con il sistema degli Enti locali, le altre istituzioni pubbliche, il partenariato economico-sociale e la società civile per la definizione ed il consolidamento a livello regionale di una programmazione concertata rispondente ai bisogni dei diversi territori.