BARI - “La sezione di Vigilanza ambientale della Regione Puglia sta lavorando senza sosta contro i reati ambientali e nelle attività di contrasto al fenomeno dell’abbandono di rifiuti. E’ questo il frutto dei controlli che sono stati intensificati”.
E’ il commento dell’assessore alla qualità dell’Ambiente Gianni Stea all’ennesimo sequestro di un’area adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi a Bari, nel territorio di Ceglie del Campo.
L’area sottoposta a sequestro dai vigili ambientali è situata nelle adiacenze di un uliveto e si estende su una superficie complessiva di circa 10mila metri. Due le zone adibite a discarica sulle quali sono stati depositati rifiuti di ogni genere: da materiale plastico a scarti di lavorazione per edilizia, elettrodomestici, pneumatici, pellame e considerevoli quantità di Eternit frantumato e dato alle fiamme. Si tratta di terreni abbandonati ed incustoditi, situati all’interno e poco visibili dalla strada, dove solitamente i rifiuti di giorno vengono depositati e di notte vengono dati alle fiamme. Al momento è aperto un procedimento contro ignoti. Dopo il sequestro dell’area si procederà alla verifica della proprietà . Sarà , dunque, la Procura a decidere in merito alla rimozione dei rifiuti.
E’ il commento dell’assessore alla qualità dell’Ambiente Gianni Stea all’ennesimo sequestro di un’area adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi a Bari, nel territorio di Ceglie del Campo.
L’area sottoposta a sequestro dai vigili ambientali è situata nelle adiacenze di un uliveto e si estende su una superficie complessiva di circa 10mila metri. Due le zone adibite a discarica sulle quali sono stati depositati rifiuti di ogni genere: da materiale plastico a scarti di lavorazione per edilizia, elettrodomestici, pneumatici, pellame e considerevoli quantità di Eternit frantumato e dato alle fiamme. Si tratta di terreni abbandonati ed incustoditi, situati all’interno e poco visibili dalla strada, dove solitamente i rifiuti di giorno vengono depositati e di notte vengono dati alle fiamme. Al momento è aperto un procedimento contro ignoti. Dopo il sequestro dell’area si procederà alla verifica della proprietà . Sarà , dunque, la Procura a decidere in merito alla rimozione dei rifiuti.
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