BARI - Si è svolta nella mattinata di mercoledì 13 novembre, alle ore 11, presso il Sacrario Militare dei Caduti di Oltremare di Bari, la cerimonia di tumulazione dei 27 caduti della Seconda Guerra Mondiale ritrovati lo scorso maggio, presso il paese di Ossero, sull'isola di Cherso, in Croazia, in cui erano stati sepolti in una fossa comune. Alla cerimonia saranno presenti il generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, comandante del Comando Scuole AM/3^ Regione Aerea, il generale di Divisione Alessandro Veltri, Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti e le massime autorità civili, militari e religiose locali. La funzione religiosa sarà officiata dall’ordinario militare, Monsignor Santo Marcianò.
Le operazioni di scavo e di riesumazione dei resti umani sono state condotte dal personale della Direzione Storico- Statistica del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e si sono svolte dal 7 al 10 maggio 2019. Ai resti mortali mineralizzati non è stato possibile attribuire un nome a causa della totale assenza di segni distintivi o di riconoscimento e sono pertanto da considerare tutti caduti ignoti. Lo scarso materiale rinvenuto nella sepoltura non ha, altresì, permesso di determinare la nazionalità degli stessi anche se, tenuto conto delle testimonianze acquisite durante i lavori e delle segnalazioni giunte nel corso degli anni, l'area fu oggetto anche di presenza di militari italiani.
È stato possibile individuare il luogo nel quale i caduti erano stati sepolti grazie alla documentazione pervenuta nel corso degli anni passati dalla comunità di Neresine, costituita dagli esuli neresinotti residenti in Italia e dai loro familiari e discendenti. All'individuazione della sepoltura hanno collaborato i signori Flavio Asta e Federico Scopinich, esuli neresinotti, i quali, nel corso degli anni, hanno raccolto informazioni e notizie sui fatti storici e le testimonianze degli abitanti che erano presenti sui luoghi nel 1945. (N.Zuccaro)
Le operazioni di scavo e di riesumazione dei resti umani sono state condotte dal personale della Direzione Storico- Statistica del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e si sono svolte dal 7 al 10 maggio 2019. Ai resti mortali mineralizzati non è stato possibile attribuire un nome a causa della totale assenza di segni distintivi o di riconoscimento e sono pertanto da considerare tutti caduti ignoti. Lo scarso materiale rinvenuto nella sepoltura non ha, altresì, permesso di determinare la nazionalità degli stessi anche se, tenuto conto delle testimonianze acquisite durante i lavori e delle segnalazioni giunte nel corso degli anni, l'area fu oggetto anche di presenza di militari italiani.
È stato possibile individuare il luogo nel quale i caduti erano stati sepolti grazie alla documentazione pervenuta nel corso degli anni passati dalla comunità di Neresine, costituita dagli esuli neresinotti residenti in Italia e dai loro familiari e discendenti. All'individuazione della sepoltura hanno collaborato i signori Flavio Asta e Federico Scopinich, esuli neresinotti, i quali, nel corso degli anni, hanno raccolto informazioni e notizie sui fatti storici e le testimonianze degli abitanti che erano presenti sui luoghi nel 1945. (N.Zuccaro)
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