di PIERO CHIMENTI - Non sono state riconosciute le attenuanti per il 50enne responsabile dell'omicidio del 28enne Sciannimanico, l'agente immobiliare ucciso nel 2015. La Corte d'Assise di Appello di Bari ha ritenuto che il gesto omicida fosse premeditato dall'omicida, in quanto temeva la concorrenza dell'agenzia immobiliare che la vittima era in procinto di aprire.