Il Comitato SEPAC (meglio conosciuto come Task force per l’occupazione) nella riunione di ieri ha esaminato la situazione di crisi occupazionale determinata da ArcelorMittal sull’ex ILVA e sull’intero comparto dell’indotto, al fine di promuovere azioni integrate di sostegno per il rilancio di Taranto.
Al termine dell'incontro è stata stilata una bozza di Protocollo d’intesa, da sottoporre all’attenzione e all’approvazione di tutte le parti in causa. Ritengo che questo documento sia molto utile, quale punto di riferimento per la risoluzione delle problematiche che abbiamo di fronte.
Dopo aver preso atto che il territorio jonico verte in condizioni di estremo disagio socio economico per effetto della crisi della Grande Industria, da ultimo emersa con impatto estremamente negativo anche su tutte le aziende dell’indotto Arcellor Mittal, nel Protocollo viene sottolineata la necessità di mettere in campo un’azione congiunta del Governo regionale con il Governo nazionale, al fine di individuare risorse ed obiettivi utili al contenimento della crisi industriale di Taranto e dei suoi effetti sul tessuto socio - economico.
Ciò, al fine di produrre un documento programmatico con il quale richiedere specifiche azioni di governo per Taranto, denominato Piano Integrato per il sostegno e lo sviluppo della città di Taranto, nel quale siano presenti obiettivi programmatici di sviluppo, secondo quanto oltre sottolineato e specifiche azioni per realizzarli, con individuazione di potenziali risorse, ministeriali, regionali e comunali.
Inoltre la Bozza di Protocollo prevede che la Regione Puglia promuova una convenzione con l’Associazione Bancaria Italiana, finalizzata alla sospensione dei mutui anche per i lavoratori dell’indotto ArcelorMittal, nonché finalizzata all’apertura di credito agevolato per le aziende operanti nello stesso indotto; che venga prorogata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per l’area di crisi complessa di Taranto, nonché la mobilità in deroga a favore dei lavoratori, provenienti da aziende operanti sempre nella stessa area di crisi industriale.
Si sollecita, infine un piano di politiche attive per la riqualificazione delle persone poste in CIG, anche in deroga, a zero ore e/o in mobilità in deroga, e un sistema di incentivi a favore delle imprese operanti nel territorio dell’area di crisi complessa di Taranto, che assumano con contratti di lavoro a tempo indeterminato nel biennio 2020 – 2021.
Esprimo la mia personale soddisfazione per questa Bozza di Protocollo, sia perché proprio ieri la Giunta Regionale ha licenziato il Documento programmatico “Taranto Futuro Prossimo”, che contiene la sintesi del lavoro svolto negli ultimi due anni sulla situazione di crisi di Taranto e sui necessari interventi, sia perché nei giorni scorsi ho formalmente chiesto al Governo centrale di istituire per 10 anni una vera e propria “no tax area” per il territorio della ZES jonica.
Credo infatti che l’esenzione totale dal pagamento dell’IRES per 10 anni metterebbe davvero il sistema delle piccole e delle grandi imprese in condizione di venire a investire nella ZES, riservando ovviamente alla parte pubblica il monitoraggio dei risultati, come i livelli occupazionali, il valore dei fatturati o la stabilità dell'investimento". Così in una nota Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.