BARI - La vicenda ArcelorMittal, il cui disimpegno da Taranto rischia di tradursi in una bomba sociale pronta ad esplodere da un momento all'altro, sarà al centro di una iniziativa pubblica che il consigliere regionale Gianni Liviano, in collaborazione con l'associazione ‘Le città che vogliamo’, ha organizzato per oggi, giovedì 7 novembre, alle ore 18.30 nella sede di via Fiume 12, a Taranto.
All'incontro interverranno lo storico Salvatore Romeo, il presidente dell'Ordine dei medici di Taranto, dott. Cosimo Nume, Michele Conte di Federmanager, l'ambientalista Leo Corvace, il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, Giovanni Guarino (uomo di comunità), il presidente dell'Ordine degli avvocati, Fedele Moretti, Antonio Cecere esperto di bioetica e Giancarlo Turi, segretario provinciale Uil.
“A mio avviso la questione ArcelorMittal - sottolinea Liviano - va affrontata su due livelli diversi: uno consiste nel recuperare il livello delle relazioni ovvero l'obbligo per l'azienda di rispettare la città e il territorio; l'altro, riguarda la politica che, in verità - aggiunge il consigliere regionale tarantino -, ha visto le massime istituzioni regionali e cittadine assumere un ruolo poco adeguato e consono alla gravità della situazione. Adesso - conclude Liviano - va recuperato un equilibrio di relazioni che sappia mettere al centro dell'azione le prospettive future del nostro territorio”.
All'incontro interverranno lo storico Salvatore Romeo, il presidente dell'Ordine dei medici di Taranto, dott. Cosimo Nume, Michele Conte di Federmanager, l'ambientalista Leo Corvace, il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, Giovanni Guarino (uomo di comunità), il presidente dell'Ordine degli avvocati, Fedele Moretti, Antonio Cecere esperto di bioetica e Giancarlo Turi, segretario provinciale Uil.
“A mio avviso la questione ArcelorMittal - sottolinea Liviano - va affrontata su due livelli diversi: uno consiste nel recuperare il livello delle relazioni ovvero l'obbligo per l'azienda di rispettare la città e il territorio; l'altro, riguarda la politica che, in verità - aggiunge il consigliere regionale tarantino -, ha visto le massime istituzioni regionali e cittadine assumere un ruolo poco adeguato e consono alla gravità della situazione. Adesso - conclude Liviano - va recuperato un equilibrio di relazioni che sappia mettere al centro dell'azione le prospettive future del nostro territorio”.