BARI - Il 20 novembre, a partire dal 1999, si celebra in tutto il mondo il TDoR – Transgender Day of Remembrance: una giornata dedicata al ricordo delle vittime di transfobia. L'associazione Mixed lgbti, insieme con TGenus, ha deciso per il secondo anno consecutivo di celebrare anche a Bari questa ricorrenza, molto importante all'interno della comunità gay, lesbica, bisessuale ma soprattutto trans. Per questo, mercoledì 20 novembre 2019, ore 18:30 – via Sparano (angolo via Nicolai), avrà luogo una fiaccolata commemorativa, accompagnata da un'esibizione del coro lgbt DoReMixed. Seguirà una serata con testimonianze e performance di divers* artist* transessuali, a partire dalle ore 20:30 presso La Taverna del Maltese (evento Fb https://www.facebook.com/events/2741059542625448/)
Un rapporto dello scorso anno ci restituisce dei dati allarmanti: in tutto il mondo, oltre 369 persone transessuali sono state uccise fra il 2017 e il 2018. L'Italia è il Paese europeo con il più alto numero di omicidi dettati dalla transfobia dal 2008 ad oggi (37), se si esclude la Turchia (51).
Anche a livello territoriale – in assenza di una legge regionale contro l'omotransfobia e di un servizio sanitario per i percorsi di transizione che sia stabile – la Puglia continua a registrare gravi episodi di discriminazione nei confronti delle persone transessuali: in particolare la discriminazione sul lavoro, com'è successo di recente ad una 23enne di Bitonto, porta molto spesso alla scelta obbligata di prostituirsi; nel settembre 2018, sempre a Bari, una sex worker transessuale viene assassinata con una coltellata alla gola.
Solo un anno più tardi, lo scorso 1 settembre 2019, una donna trans di 38 anni tenta il suicidio vicino la spiaggia di Pane e Pomodoro. Questi sono solo i casi di cronaca più eclatanti, ma come associazione registriamo quotidianamente episodi di discriminazione e di emarginazione della comunità trans, ed è nel ricordo di chi non c'è più che c'impegniamo per costruire una società senza discriminazioni legate all'identità di genere.
Un rapporto dello scorso anno ci restituisce dei dati allarmanti: in tutto il mondo, oltre 369 persone transessuali sono state uccise fra il 2017 e il 2018. L'Italia è il Paese europeo con il più alto numero di omicidi dettati dalla transfobia dal 2008 ad oggi (37), se si esclude la Turchia (51).
Anche a livello territoriale – in assenza di una legge regionale contro l'omotransfobia e di un servizio sanitario per i percorsi di transizione che sia stabile – la Puglia continua a registrare gravi episodi di discriminazione nei confronti delle persone transessuali: in particolare la discriminazione sul lavoro, com'è successo di recente ad una 23enne di Bitonto, porta molto spesso alla scelta obbligata di prostituirsi; nel settembre 2018, sempre a Bari, una sex worker transessuale viene assassinata con una coltellata alla gola.
Solo un anno più tardi, lo scorso 1 settembre 2019, una donna trans di 38 anni tenta il suicidio vicino la spiaggia di Pane e Pomodoro. Questi sono solo i casi di cronaca più eclatanti, ma come associazione registriamo quotidianamente episodi di discriminazione e di emarginazione della comunità trans, ed è nel ricordo di chi non c'è più che c'impegniamo per costruire una società senza discriminazioni legate all'identità di genere.