FOGGIA – Il capoluogo ha risposto “presente” all’iniziativa di solidarietà organizzata da CIA Capitanata e Donne in Campo. Sabato mattina, dalle 9 alle 13, sono state decine le persone che hanno offerto il loro libero contributo per avere una bottiglia di “Castrum”, rosso Dop dell’Antica Cantina di San Severo, azienda che nelle scorse settimane è stata vittima di un vile attentato, subendo un danno di oltre 1 milione e mezzo di euro in seguito allo sversamento doloso di migliaia di ettolitri di mosto dalle proprie cisterne. Il gazebo di Corso Vittorio Emanuele, a Foggia, si è animato di curiosità, voglia di partecipazione, solidarietà concreta.
“I foggiani si sono avvicinati, hanno voluto conoscere il motivo dell’iniziativa e lo stato attuale dell’azienda dopo l’attentato, ciascuno ha acquistato una o più bottiglie di vino”, ha spiegato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. “Abbiamo voluto dire a tutti che ripartire è possibile, soprattutto attraverso la presa di coscienza e la solidarietà”, ha aggiunto Maria D’Apice, responsabile di Donne in Campo Cia. “San Severo, Foggia e tutta la provincia hanno nell’agricoltura, e in particolar modo nella vitivinicoltura, uno dei motori più sani di un’economia che crea posti di lavoro ed eccellenze capaci di esportare e di essere davvero modello di sviluppo”, ha dichiarato Silvana Roberto, vicepresidente provinciale di CIA Capitanata. Il claim dell’iniziativa è stato “Questa gara la vinciamo noi!”.
Il gazebo di Donne in Campo e Cia Capitanata è stato allestito con i vini dell’Antica Cantina, materiale informativo sulla realtà aziendale sanseverese, una realtà imprenditoriale che mette insieme decine di piccoli e medi produttori vitivinicoli e realizza per intero la filiera dalla trasformazione all’imbottigliamento.
“Quello inferto alla realtà imprenditoriale e agricola sanseverese è stato un durissimo colpo, per riuscire ad attutirlo servono iniziative come questa, che dimostrano concretamente vicinanza e solidarietà”, ha affermato Paola Deriu, presidente regionale di Donne in Campo Puglia. Risale al 1933 la nascita della società cooperativa Cantina Sociale San Severo. Fu Antonio La Monaca, un agricoltore sanseverese molto apprezzato, a dare il via a una storia che nacque grazie all’unione di 30 viticoltori. La cantina si sviluppa su due siti produttivi per oltre 18.000 mq. ed è attrezzata per la ricezione, la lavorazione e la commercializzazione di diciotto milioni di kg di uve, di cui quattro di uve D.O.P. e quattro di uve I.G.P. Produce e commercializza vino D.O.P. San Severo Bianco, Rosato e Rosso, vini I.G.T. tra cui il Nero di Troia e il Bombino Bianco e altri vini a marchio L’Antica Cantina.
“L’iniziativa di sabato è stata bella e importante anche per far conoscere meglio un’eccellenza della provincia di Foggia, abbiamo in animo di organizzarne altre dello stesso segno: aiutiamo la nostra agricoltura a vincere questa e altre sfide”, ha concluso Michele Ferrandino, presidente provinciale CIA Capitanata.
“I foggiani si sono avvicinati, hanno voluto conoscere il motivo dell’iniziativa e lo stato attuale dell’azienda dopo l’attentato, ciascuno ha acquistato una o più bottiglie di vino”, ha spiegato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. “Abbiamo voluto dire a tutti che ripartire è possibile, soprattutto attraverso la presa di coscienza e la solidarietà”, ha aggiunto Maria D’Apice, responsabile di Donne in Campo Cia. “San Severo, Foggia e tutta la provincia hanno nell’agricoltura, e in particolar modo nella vitivinicoltura, uno dei motori più sani di un’economia che crea posti di lavoro ed eccellenze capaci di esportare e di essere davvero modello di sviluppo”, ha dichiarato Silvana Roberto, vicepresidente provinciale di CIA Capitanata. Il claim dell’iniziativa è stato “Questa gara la vinciamo noi!”.
Il gazebo di Donne in Campo e Cia Capitanata è stato allestito con i vini dell’Antica Cantina, materiale informativo sulla realtà aziendale sanseverese, una realtà imprenditoriale che mette insieme decine di piccoli e medi produttori vitivinicoli e realizza per intero la filiera dalla trasformazione all’imbottigliamento.
“Quello inferto alla realtà imprenditoriale e agricola sanseverese è stato un durissimo colpo, per riuscire ad attutirlo servono iniziative come questa, che dimostrano concretamente vicinanza e solidarietà”, ha affermato Paola Deriu, presidente regionale di Donne in Campo Puglia. Risale al 1933 la nascita della società cooperativa Cantina Sociale San Severo. Fu Antonio La Monaca, un agricoltore sanseverese molto apprezzato, a dare il via a una storia che nacque grazie all’unione di 30 viticoltori. La cantina si sviluppa su due siti produttivi per oltre 18.000 mq. ed è attrezzata per la ricezione, la lavorazione e la commercializzazione di diciotto milioni di kg di uve, di cui quattro di uve D.O.P. e quattro di uve I.G.P. Produce e commercializza vino D.O.P. San Severo Bianco, Rosato e Rosso, vini I.G.T. tra cui il Nero di Troia e il Bombino Bianco e altri vini a marchio L’Antica Cantina.
“L’iniziativa di sabato è stata bella e importante anche per far conoscere meglio un’eccellenza della provincia di Foggia, abbiamo in animo di organizzarne altre dello stesso segno: aiutiamo la nostra agricoltura a vincere questa e altre sfide”, ha concluso Michele Ferrandino, presidente provinciale CIA Capitanata.