GALATINA (LE) - “Doveva essere un ospedale di primo livello, ma quello a cui stiamo assistendo è in realtà il progressivo smantellamento dell’ospedale di Galatina. Non si possono continuare a depotenziare presidi territoriali importanti per il Salento con la scusa del nuovo ospedale del Sud Salento che non si sa se e quando vedrà la luce”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi che ieri ha effettuato un sopralluogo al Santa Caterina Novella assieme al consigliere comunale del M5S Paolo Pulli.
“L’ospedale ha un reparto di gastroenterologia - continua il pentastellato - unico in Puglia, con 20 anni di storia che non possono essere persi. Invece si è deciso di chiuderlo con un danno sia per i cittadini che per il personale medico, che ancora non sa dove sarà ricollocato. Parliamo di un centro di eccellenza per la cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali, delle malattie del fegato e per la nutrizione clinica naturale con percorsi ambulatoriali dedicati per la celiachia e le malattie rare e senza liste d’attesa. Anche il mantenimento del punto nascita senza il reparto di cardiologia e l’UTIC e, di conseguenza, senza posti letto monitorati, mette a repentaglio la sicurezza del parto stesso rendendo difficile o impossibile il trattamento delle problematiche cardiologiche del neonato e della madre. Questo fa sì che lo scelgano sempre meno partorienti. Problemi si registrano anche al Pronto Soccorso, dove ormai si possono solo stabilizzare i pazienti che arrivano con il 118, ma non è possibile erogare altre prestazioni. Siamo davanti a un altro fallimento della sanità targata Emiliano. Ci batteremo - conclude Trevisi - per impedire la chiusura dell’ospedale, ma se la Giunta andrà avanti con questo assurdo proposito auspichiamo che i numerosi plessi del nosocomio non vengano lasciati in stato di abbandono, ma utilizzati per ospitare centri di ricerca che troppo spesso hanno problemi a trovare sedi adeguate a causa delle poche risorse economiche di cui dispongono”.
“L’ospedale ha un reparto di gastroenterologia - continua il pentastellato - unico in Puglia, con 20 anni di storia che non possono essere persi. Invece si è deciso di chiuderlo con un danno sia per i cittadini che per il personale medico, che ancora non sa dove sarà ricollocato. Parliamo di un centro di eccellenza per la cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali, delle malattie del fegato e per la nutrizione clinica naturale con percorsi ambulatoriali dedicati per la celiachia e le malattie rare e senza liste d’attesa. Anche il mantenimento del punto nascita senza il reparto di cardiologia e l’UTIC e, di conseguenza, senza posti letto monitorati, mette a repentaglio la sicurezza del parto stesso rendendo difficile o impossibile il trattamento delle problematiche cardiologiche del neonato e della madre. Questo fa sì che lo scelgano sempre meno partorienti. Problemi si registrano anche al Pronto Soccorso, dove ormai si possono solo stabilizzare i pazienti che arrivano con il 118, ma non è possibile erogare altre prestazioni. Siamo davanti a un altro fallimento della sanità targata Emiliano. Ci batteremo - conclude Trevisi - per impedire la chiusura dell’ospedale, ma se la Giunta andrà avanti con questo assurdo proposito auspichiamo che i numerosi plessi del nosocomio non vengano lasciati in stato di abbandono, ma utilizzati per ospitare centri di ricerca che troppo spesso hanno problemi a trovare sedi adeguate a causa delle poche risorse economiche di cui dispongono”.