di DANIELE MARTINI - "Io non mi arrendo" è il nuovo singolo del cantautore italiano Gigi Finizio che sarà contenuto nell'album dal titolo "Io torno parte 2", in uscita nel 2020. Il 6 giugno 2020 Gigi Finizio si esibirà allo stadio San Paolo di Napoli per rendere omaggio alla sua città con un concerto-evento che sarà caratterizzato da una produzione ricca ma concentrata sul riarrangiamento di tutti i suoi successi dell'artista campano.
Gigi Finizio è tra le voci del panorama musicale italiano più apprezzate, un artista coraggioso e sensibile che riesce a trasmettere le sue emozioni, conquistando l'anima e il cuore del suo pubblico.
Sei una persona che non si arrende mai?
Il progetto "Io
torno" l'abbiamo suddiviso in due step. Nel primo ci sono sei canzoni che
fungono da presentazione, fanno capire al pubblico tutta l'energia di questo
progetto, la volontà di prendermi una pausa relativa ad un momento di introspezione,
quindi la voglia di capire, di affacciarmi da questa finestra e capire cosa
vuole il mio pubblico, che aria tira nella musica. Quindi è un po’ l'inizio di
questo viaggio che si conclude con questa parte numero due, "Io
torno", dove dentro ci sono concentrate più di sei canzoni ma c'è un po’
l'evoluzione della prima parte e questo progetto arriverà alla fine con questo maxi-concerto
che io voglio regalare alla mia città il 16 giugno 2020 allo Stadio San Paolo.
Ovviamente, ogni qualvolta
si tratta di fare un concerto nella mia terra, intesa proprio nelle mie mura,
per me è un motivo di grande soddisfazione e si scatena un forte entusiasmo
dentro di me. Allo stesso tempo io mi sento responsabile di una scaletta
perché, tecnicamente parlando, io ho pensato di articolare questo concerto
partendo dagli anni Ottanta fino ad arrivare ad oggi, riarrangiando un po’
quelle che sono le canzoni del passato, le cosiddette ballad che si aspetta il
pubblico, quelle di successo. Farò quelle, poi ci sarà qualche ospite che
ancora sto pensando. Ma sicuramente, al di là di questa chicca, c'è il pubblico
che mi canterà sicuramente tutte le mie canzoni. Quindi sarà un po’ la festa di
tutta Napoli.
Condivido molto questi
format perché, a differenza di tanti anni fa, il talent riesce a velocizzare
quella che è la scoperta dei talenti, perché ce ne stanno tanti. Quindi sono a
favore dei talent. Però, se ti dovessi dire che tutto questo movimento velocissimo fa
del bene ai ragazzi che sono bravi e che ovviamente hanno bisogno di crescere
(per crescere esiste una tempistica, frequentare un palcoscenico, devono
frequentare l'università del marciapiede della musica), alcune volte un programma
televisivo, può nuocere alla salute sia
della persona che dell'artista perché realizzano tutto il loro sogno in tre
minuti e magari si chiedono: "Domani che cosa succederà?". Poi c'è
l'eccezione alla regola tipo Marco Mengoni che riesce ad essere costante nel
tempo e ad avere la fiducia di una major. Quindi, nonostante la televisione, è un po’ "si salvi chi
può".
Gigi Finizio è tra le voci del panorama musicale italiano più apprezzate, un artista coraggioso e sensibile che riesce a trasmettere le sue emozioni, conquistando l'anima e il cuore del suo pubblico.
Sei una persona che non si arrende mai?
Noi non ci arrendiamo mai,
quindi partiamo da questo presupposto. Ti dico "noi" perché io lavoro
con un team e, in questo team, lavora con me Diego Calvetti che è l'autore del brano insieme a tutto il pool che collabora a questo album.
"Io non mi arrendo" nasce da questa
voglia di gridare al mondo, ma soprattutto di far gridare il mio pubblico, chi
mi ascolta, chi ama la musica, che la vita ha le proprie difficoltà sia
nell'amore, nel sociale, quindi noi non ci arrenderemo mai sia nel campo della
musica che del sociale, giornalmente parlando. Quindi siamo pronti a tutto e
questa musica che ci aiuta a comunicare è la nostra musa ispiratrice e ci fa da
supporto. Questo, dettagliatamente, è il succo di tutto il percorso che poi si
racchiude in "Io non mi arrendo".
Parlami del nuovo album
che uscirà ovvero "Io torno parte 2"
A giugno del 2020 terrai
un grande concerto al San Paolo di Napoli. Come vivrai questa enorme occasione?
Quando ti sei avvicinato alla musica?
La mia passione per la musica nasce da quando io avevo cinque anni, mi fu regalato il cosiddetto Bontempi che era l'organo che regalano un po’ a tutti i bambini nelle feste e quindi nasce tutto da lì, da questa grande sensazione, emozione, io capii che c'era qualcosa dentro di me che si chiamava musica.
Riguardo la musica
italiana e partenopea, a quale cantante ti ispiri?
Non mi sono mai ispirato
a nessuno sinceramente. Forse sono gli altri che si ispirano a me, ma nel senso
che io sono nato molto prima di tanti altri. Quindi, per una questione di
gerarchia, mi trovo ad essere nato prima di tutti gli altri e sono un po’ la
nave-scuola. Anche perché nasco dal classico napoletano. Poi divento cantautore
anche perché facevo il musicista dall'età di cinque anni.
Automaticamente sono diventato il cantastorie di tutti, della gente
ma non solo, anche dell'ambiente musicale. Quindi, più che ispirazione, diciamo
che io ho degli amici che molte volte hanno condiviso con me il palcoscenico, da Gigi D'Alessio, Lucio Dalla, Giorgia, Claudio Baglioni. Alla fine,
io non sono un'artista radicato solamente nelle mie quattro mura, ma ho avuto
la possibilità e la fortuna di condividere il mio messaggio con tanti artisti
della musica italiana.
Cosa ne pensi dei talent
show?
Che consiglio dai a
coloro che vorrebbero intraprendere la carriera musicale?
Nel momento in cui vi accorgete che è veramente una passione o una
qualità, vi consiglio innanzitutto di studiare, studiare tantissimo e proporsi
senza arrendersi mai. Infatti, il motto della mia vita è "Io non mi
arrendo".
Il mio saluto parte dal
cuore, si propaga attraverso le corde vocali, ma la mia anima abbraccia forte
forte tutti i lettori del Giornale di Puglia.