di PIERO CHIMENTI - Il premier israeliano,
Benyamin Netanyahu, è indagato dalla magistratura per i reati di
corruzione, frode ed abuso di potere. I tre capi d'accusa sarebbero
riconducibili ad inchieste diverse e ben distinte tra loro, dove in
una di queste avrebbe promesso all'editore del 'Yediot Ahronot' la
tiratura ridotta del quotidiano rivale, in cambio di un atteggiamento
più benevolo nei propri confronti. Mentre Netanyahu parla di golpe nei
propri confronti, uno dei rivali più autorevoli, Gantz, lo definisce
"il giorno più triste per lo Stato", mentre tutta l'opposizione grida
alle dimissioni.
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